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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Violenze a Milano, Beppe Sala: "Non rispondo a Chiara Ferragni". Lei fa un passo indietro: "Credo in lui"

Il botta e risposta tra il politico e l'influencer sul tema sicurezza a Milano

"La situazione a Milano non è fuori controllo", così il sindaco di Milano Beppe Sala ha risposto all'appello di Chiara Ferragni che su Instagram ha denunciato alcuni casi di violenza che hanno colpito familiari e cari. "Sono angosciata e amareggiata dalla violenza che continua a esserci a Milano" queste le parole utilizzare da Ferragni. "Ogni giorno ho conoscenti e cari che vengono rapinati in casa, piccoli negozi al dettaglio di quartiere che vengono svuotati dell'incasso giornaliero, persone fermate per strada con armi e derubate di tutto" ha poi continuato l'influencer chiedendo l'intervento di Sala perché "La situazione è fuori controllo. Per noi e i nostri figli abbiamo bisogno di fare qualcosa". 

Dopo aver letto le dichiarazioni del sindaco Ferragni ha risposto sui social dispiacendosi perché le sue parole sono state strumentalizzate: "Mi dispiace se le mie parole hanno causato strumentalizzazioni politiche e divisionismi che non mi appartengono". Il messaggio di Ferragni ha comunque raggiunto il suo obiettivo, anche perché dall'alto dei suoi 27 milioni di follower non poteva cadere nel vuoto. Il primo a risponderle è stato Roberto Vecchioni e poi a ruota numerosi politici, tra cui Salvini, hanno fatto propria la crociata dell'influencer.

Beppe Sala risponde a Chiara Ferragni 

Il sindaco di Milano, che non aveva ancora replicato a Chiara Ferragni, si è trovato costretto ieri a fare alcune "precisazioni" a margine del convegno al Piccolo Teatro per i 30 anni della Fondazione Cariplo (sostenitrice del teatro): "(A Chiara Ferragni) non rispondo. Non condivido quello che dice. Però è un’opinione e le risposte, secondo il mio stile, sono sempre attraverso il lavoro. Lavoreremo ancora di più".

Sala arriva per ultimo a commentare quanto scritto da Ferragni, Matteo Salvini - ad esempio - ha fatto della denuncia dell'imprenditrice uno slogan politico. "Io non condivido quello che dice - spiega ancora il sindaco - ma capisco che quello della sicurezza è un tema delicato, che c’è una sensibilità nella città". "È un periodo difficile. Nel colloquio quotidiano coi sindaci delle grandi città del mondo, problematiche del genere sono all’ordine del giorno. Cercheremo di fare ancora di più, ma, non per deresponsabilizzarci, la sicurezza dipende molto dall’opera del Ministero e in questi giorni risentirò il ministro Luciana Lamorgese", ha aggiunto il sindaco.

In merito alle parole di Chiara, ovvero "La situazione è fuori controllo", Sala ribatte affermando che no, per lui la situazione non è drammatica, "ma degna di attenzione: con la ministra Lamorgese cercheremo di fare il punto sulle forze che arriveranno a Milano. Noi abbiamo fatto la prima parte, con le assunzioni di nuovi agenti. Entro dicembre altri 120 saranno messi sul campo".

Chiara Ferragni risponde al sindaco

"Sono onorata e orgogliosa che Beppe Sala confermi di essere ancora di più al lavoro sul tema sicurezza a Milano, la sua attenta e pronta risposta rafforza la fiducia che ho nelle istituzioni", inizia così la risposta via Instagram di Chiara Ferragni al sindaco di Milano. 

"Il mio sfogo è stato quello di una cittadina privilegiata - continua Ferragni - che vuole dare voce a un sentimento ormai diffuso a Milano e figlio di diverse esperienze personali. Mi dispiace se le mie parole hanno causato strumentalizzazioni politiche e divisionismi che non mi appartengono. Credo in una collaborazione costruttiva e concreta perché anche se si hanno opinioni, poi ci accorgiamo di avere a cuore sempre il bene comune". Con queste parole Ferragni ha voluto quindi spiegare che la sua denuncia non era un attacco al sindaco, bensì una richiesta di aiuto che lei si può permettere di fare in quanto "cittadina privilegiata".

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