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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Chiara Ferragni, la confessione a 2 anni dal parto: "Tutto liscio, poi un'infezione. Fede sempre al mio fianco"

Alla vigilia della nascita del secondo figlio, l'influencer ricorda le ore in cui è venuto al mondo il primogenito Leone

Sono passati due anni dal giorno in cui Leone, figlio di Fedez e Chiara Ferragni, è venuto al mondo rivoluzionando le loro vite. Ed oggi che l'imprenditrice digitale è in attesa del suo secondo bebè, il pensiero va proprio alle ore travagliate del parto, avvenuto a Los Angeles. In un momento di confidenza con i follower su Instagram, infatti, Chiara racconta per la prima volta le emozioni provate durante la nascita del suo bimbo, "sempre con Fede al mio fianco", sottolinea a proposito della presenza del rapper. 

Il trasferimento in America e la gravidanza

Com'è noto, l'influencer e il rapper si sono trasferiti in America durante gli ultimi mesi di gravidanza in modo che il piccolino nascesse con doppia cittadinanza. "Abbiamo trascorso la maggior parte della gravidanza tra Milano e Los Angeles e ci siamo trasferiti definitivamente a LA intorno alla mia 29a settimana per poter partorire Leo lì", scrive. "Fino alla 32a settimana è stata la gravidanza più facile di sempre: ho potuto viaggiare, lavorare e fare praticamente tutto quello che facevo prima. Dalla settimana 32 ho iniziato ad avere problemi con la mia placenta. Anche i miei liquidi erano bassi e sono stato messo a casa a riposo con l'idea di consegnare al massimo a 36 o 37 settimane". 

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Il parto di Leone

Così è stato necessario intervenire. "A 37 settimane il mio dottore ha detto che era più sicuro non aspettare più: all'una di notte del 19 marzo ho iniziato l'induzione in ospedale. Poi hanno tolto il palloncino e hanno iniziato l'ossitocina per preparare il mio corpo al parto. Poche ore dopo (intorno alle 11) mi hanno rotto l'acqua (è così durante l'induzione) e ho richiesto la mia epidurale".

Una complicazione ha reso difficoltosa la prassi. "Tutto stava andando liscio fino a quando il battito cardiaco di Leo non ha iniziato a battere nel pomeriggio, quindi hanno dovuto darmi ossigeno, rallentare l'ossitocina e ho iniziato ad essere molto spaventato. Verso le 19:00 mi hanno detto che avevo un'infezione in corso e mi hanno dato degli antibiotici. A quel tempo ero molto spaventato e pensavo che avrebbero optato per una sezione C (dopo 18 ore di travaglio) ma poi è arrivato il mio dottore ed ero abbastanza dialettato da spingere e avere una nascita naturale". 

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Incontrare Leone, oggi vero protagonista delle gag pubblicate dalla coppia, è stato "il miglior momento della mia vita finora". "Potevo trattenerlo per 30 secondi, poi hanno dovuto controllarlo per qualche minuto prima di ridarmelo, e in quel momento non riuscivo a smettere di piangere di felicità (vedi foto). Partorire è davvero un'esperienza di vita". Parole a cui qualsiasi mamma potrebbe fare eco. 

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