Claudio Brachino su Barbara d'Urso dopo lo stop di Mediaset: "Mi ha chiamato, era molto triste"
Il giornalista racconta i rapporti con la collega che iniziò con lui, nel 2007, l'avventura di Mattino 5
È una lunga intervista quella rilasciata a Tv Blog da Claudio Brachino, per 32 anni in Mediaset come vicedirettore e conduttore di Studio Aperto, conduttore di Top Secret su Rete 4 e Canale 5, direttore per due volte di Videonews, ma anche di Sport Mediaset. Nel 2007 la rete gli chiese di scrivere un programma mattutino, un morning show su Canale 5 "per contrastare Unomattina, titolo storico di Rai1 che andava benissimo". Fu allora, con Mattino 5, che gli venne affiancata Barbara d'Urso, collega che oggi non fa più parte della squadra e a cui ha riservato parole di affetto e di grande stima professionale. "All'inizio io e Barbara avevamo spazi divisi, pochi incontri, i primi anche tragici… Barbara ha un modo di fare provocatorio, mi prendeva in giro… ma alla fine trovammo una chimica", ha raccontato il giornalista: "Ho un bellissimo ricordo di quella stagione. Fondammo un genere televisivo: l'infotainment, cioè l'incontro tra l'esperienza di tipo giornalistico classico e quella che viene dall’intrattenimento".
Ora, per via delle nuove decisioni editoriali di Piersilvio Berlusconi, si è azionata una vera rivoluzione interna a Mediaset che ha compreso l'arrivo di nuovi volti televisivi e anche lo stop a Barbara d'Urso, scelta che a Brachino non è piaciuta. "Quel che mi dispiace più di tutto, oltre all’exit strategy di Barbara che però riguarda i suoi rapporti con l’azienda, è che si sia detto che allontanando lei finisce l'epoca del trash", ha detto il gironalista: "Si è fatta confusione: Barbara, il trash e il genere dell’infotainment sono tre cose diverse. Barbara non corrisponde al trash; il trash è l'eccesso linguistico che può capitare in una stagione, ma a me l’equivalenza infotainment=trash non piace. Contaminare l'informazione con il linguaggio dello spettacolo non significa fare trash. Non tutto il male deriva dall'infotainment". Brachino ha aggiunto anche un'altra considerazione sulle eventuali responsabilità dei contenuti dei programmi condotti dalla collega: "Barbara non ha fatto le cose in clandestinità: tutti vedevano, tutti osservavano, tutti godevano dei suoi ascolti. Le discussioni non sono mancate, per carità, ma identificare tutta Barbara d’Urso con il trash non è giusto", la precisazione: "Di trash esistono moltissimi esempi, dentro e fuori Mediaset. Non mi va di nominarli, ma è inutile prendersela solo con Barbara".
Claudio Brachino ha poi commentato lo stato d'animo della conduttrice all'indomani della fine dei suoi rapporti con Mediaset, sentita telefonicamente proprio per commentare l'accaduto: "Quando ho letto la notizia della sua esclusione dai palinsesti di Mediaset, le ho scritto un messaggio e le ho detto che mi dispiaceva. Lei mi ha chiamato: era molto triste. Non abbiamo approfondito, ma ci siamo dati appuntamento a cena a settembre. Ci lega un rapporto di affetto e di stima".
Il parere di Brachino su Buonamici al GF
Claudio Brachino ha detto la sua anche sull'arrivo di Cesara Buonamici come opinionista al Grande Fratello che - ha spiegato - "non è infotainment, è intrattenimento puro". E ancora: "Fino ad ora abbiamo parlato di come Pier Silvio vuole cambiare l’informazione a Mediaset. Il Grande Fratello è invece prodotto dalla struttura di Alessandro Salem, che è alla direzione Contenuti. Quindi l'avvento di Cesara è da interpretare come la volontà dell'editore di dare un segnale, della volontà di evitare eccessi anche nel campo dell'intrattenimento", ha aggiunto: "Cesara ha il compito di ridefinire l’impianto del linguaggio dell'entertainment".