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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Cristina Scuccia, la nuova vita in Spagna: "La prima volta in discoteca ero a disagio"

La vincitrice di The Voice, ed ex suora, ha parlato del suo ritorno alla vita senza l'abito sacro e a tutto ciò che ha dovuto affrontare tra sguardi e domande indiscrete

La vita di Cristina Scuccia ha subito un twist molto importante dopo che ha deciso di abbandonare la tònaca dopo 15 anni anni con le Suore Orsoline. Per superare questo momento di transizione, la vincitrice di The Voice nel 2014 ha scelto di trasferirsi in Spagna.

La scelta è stata ben ponderata, non riusciva a fare i conti con la sua popolarità, ha raccontato a Tv Sorrisi e Canzoni: "Sono andata in Spagna perché volevo vivere quest’anno lontano da chi poteva riconoscermi, non volevo giustificarmi". Per cercare la sua nuova strada ha quindi abbandonato in parte la musica: "Ho messo in pausa la musica a certi livelli, ma l’ho vissuta con più intimità. Ho 'abbracciato' la chitarra, altra compagna di viaggio, ho scritto tantissimo, tirato fuori cose mie personali". 

La nuova vita in Spagna, dove lì nessuno la conosce

La musica è da sempre una parte importante della sua vita, l'enorme successo che ha avuto dopo The Voice l'ha portata a duettare con Ricky Martin e Kylie Minogue. Ha recitato e cantato in musical, ha anche ballato nel programma di Milly Carlucci Ballando con le stelle e ha inciso due album. E guardando al futuro ammetto: "Non pongo limiti alla provvidenza, di sicuro non nascondo che mi piacerebbe tornare a cantare, quindi vediamo. Chi lo sa".

In Spagna per guadagnarsi da vivere fa la cameriera, all'inizio i suoi colleghi non sapevano che fosse, ma poi cercando il suo nome su Instagram hanno capito: "Quello è stato un altro momento decisivo. Mi sono chiesta, mi licenzio o vado avanti? Alla fine ho detto che quella ero io. Loro mi hanno conosciuta al di là di tutto e hanno una sorta di protezione nei miei confronti".

Cristina ha parlato anche della prima volta in discoteca: "La prima volta che siamo andati a ballare c’era sempre qualcuno che controllava dove fossi perché sapevano il mio disagio in un ambiente nuovo. Ho trovato nuovi amici attraverso i quali forse ho capito che non stavo facendo niente di male. Sono come tutti loro e vado avanti. Non si può scappare dal proprio passato, che comunque mi ha reso quella che sono oggi. Ho scoperto il valore dell’amicizia, in questi anni mi ero un po’ chiusa in me stessa. E dunque rifarei tutto. Dalla vita consacrata a oggi".

La morte del padre

L'ultimo giorno in cui ha indossato la tònaca era il 2 novembre 2021, quando tornò in Sicilia dal padre che stava male. "È stato il giorno in cui sono uscita dal convento: una decisione meditata a lungo anche con le suore e la congregazione". Per Cristina non è stato semplice il ritorno a casa: "In Sicilia c’erano tante persone che conoscevo e non mi andava di giustificare il fatto di non avere più l’abito. La mia decisione la conoscevano solo i miei familiari".

Poi il racconto si fa più pesante e anche difficile da superare: "Durante il funerale di mio padre le persone non capivano cosa stesse accadendo, perché fossi in borghese, anche se c’erano le suore con me. Per proteggermi mi avevano consigliato di rimettere l’abito, ma per coerenza ho preferito non farlo".

Il lockdown dovuto alla pandemia le ha fatto aprire gli occhi ed è lì, confinata dentro il convento che ha capito: era arrivato il momento di cambiare vita. Al settimanale quei giorni li ha descritti così: "Ero a Milano in convento. Ci siamo ritrovate ferme, senza più attività, sole con noi stesse. Cucinavamo tanto, soprattutto piatti siciliani. Uscivo solo per fare la spesa, essendo la più giovane, ma è stato un periodo molto destabilizzante".

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