Giulia De Lellis scrive a Iannone dopo la squalifica: "I buoni vincono sempre"
Il pilota di Moto Gp è stato squalificato per doping. Durissimo il suo sfogo su Instagram, a consolarlo arriva l'ex
Doccia gelata per Andrea Iannone, che si è visto respingere il ricorso dal Tas di Losanna e dovrà scontare una squalifica di 4 anni per doping. Il pilota di Moto Gp non potrà tornare in pista prima del 23 dicembre 2023 e la sua carriera sembra seriamente compromessa.
Lo sfogo di Andrea Iannone
Furioso e amareggiato per l'aspra decisione presa nei suoi confronti, Iannone si è sfogato su Instagram: "Oggi ho subito la più grande ingiustizia che potessi ricevere. Mi hanno strappato il cuore separandomi dal mio grande amore. Le motivazioni sono prive di senso logico e con dati di fatto sbagliati. Per questo ci sarà luogo e tempo opportuni, perché di certo non mi arrendo. Sapevo di affrontare i poteri forti, ma speravo - continua - Speravo nell'onestà intellettuale e nell'affermazione della giustizia. In questo momento soffro come di più non potrei. Ma chi ha cercato di distruggere la mia vita, presto capirà quanta forza ho dentro il cuore. La forza dell'innocenza e soprattutto la coscienza pulita. Una sentenza può modificare gli eventi ma non l'uomo".
Il messaggio di Giulia De Lellis
Sono in tanti a sostenere il campione dell'Aprilia, fan e amici, poi le inaspettate parole dell'ex fidanzata Giulia De Lellis: "I buoni vincono sempre e tu lo sai. Prima o poi potrai dimostrare quanti vali, non arrenderti!". Un messaggio pieno d'affetto, come quello che ancora li lega nonostante tra loro sia finita da qualche tempo e che dimostra la grande stima reciproca.
La squalifica di Andrea Iannone
Andrea Iannone è stato squalificato per doping per 4 anni a partire dal 17 dicembre 2019. La pena iniziale di 18 mesi in primo grado è stata inasprita, come richiesto dall'Agenzia mondiale antidoping. Tutti i risultati ottenuti da Iannone a partire dal 1 novembre 2019 vengono considerati non validi, con tutte le conseguenze che ne derivano, inclusa la perdita di medaglie, punti e premi.
Nella prima sentenza era stato condannato a 18 mesi di sospensione, che sarebbero scaduti il 16 giugno 2021, sebbene la Federazione nel dispositivo avesse confermato che la presenza della sostanza dopante (il drostanolone) fosse dovuta a una contaminazione alimentare, ovvero carne mangiata da Andrea alla vigilia del Gran Premio della Malesia del novembre 2019.
Il pilota lo scorso 15 ottobre si era presentato davanti al Tas di Losanna per l'udienza, per presentare appello contro la sospensione iniziale di 18 mesi. Il Tas di Losanna ha respinto il ricorso ed ha accolto la richiesta della Wada di inasprire la pena a 4 anni.