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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Eleonora Daniele: “Ecco perché Mara Venier sarà la madrina di mia figlia”

La conduttrice prossima a diventare mamma ha parlato della sua amicizia con la collega in un'intervista a 'Famiglia Cristiana'

La richiesta era arrivata in diretta tv a ‘Domenica In’ qualche mese fa: “Vuoi essere la madrina di Carlotta?” aveva chiesto Eleonora Daniele a Mara Venier, spiazzata da un colpo di scena che l’aveva commossa fino alle lacrime. E adesso che alla nascita della sua prima figlia manca davvero poco, la conduttrice di ‘Storie Italiane’ ha raccontato come sia stata l’autenticità dell’amicizia con la collega il motivo che l’ha spinta a sceglierla per tenere a battesimo la piccola.

“Zia Mara… io la chiamo così. È una donna unica, una grande professionista”, ha confidato Eleonora Daniele in un’intrevista a Famiglia Cristiana: “Con lei nell’ultimo anno ho parlato di due cose importanti: una spiacevole, la scomparsa di mio fratello Luigi, che soffriva di una grave forma di autismo, e una molto bella, l’arrivo di Carlotta”.

E proprio in riferimento alla nascita della sua bimba prevista per giugno, la giornalista ha spiegato come la maternità sia per lei fonte di grande coraggio in un momento segnato dall’emergenza coronavirus: “Grazie a lei, supererò tutte le paure di questi giorni difficili. Sarà una bella rivoluzione, anche l’universo è nato dal caos e lei sarà il nostro universo! Lei è forte: sento già che mi dà ordini”.

Eleonora Daniele e il pensiero alle famiglie che convivono con disabilità

Proprio in virtù dell’esperienza personale vissuta con il fratello Luigi affetto da una forma di autismo, Eleonora Daniele ha condiviso la sua riflessione in un momento così drammatico. “In questi giorni complicati il mio pensiero è andato spesso alle famiglie che convivono con disabilità mentali, alla loro difficoltà nel tenere questi ragazzi soprattutto nei momenti più complessi quando l’autolesionismo diventa impossibile da sostenere”, ha affermato: “Per loro uscire è libertà, l’occasione per sfogarsi e mantenere un equilibrio. Vivere con una disabilità, soprattutto da sorella, ti permette di guardare il mondo con occhi diversi, mi ha fatto crescere molto più velocemente”.

Infine, un pensiero per mamma Iva che vive in provincia di Padova. “Mi immagino con lei al telefono a raccontarle, dopo la diretta, le mie paure, a ragionare sulla valigia per andare a partorire… Magari le scriverò una lettera perché possa restare nel tempo. Di lei vorrei che Carlotta prendesse l’eleganza; è sempre stata bella, curata e mai esagerata, io la vedevo come una principessa. Vorrei con Carlotta avere la sua capacità di trasmettere determinati valori”.

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