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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Elisabetta Franchi: ecco la nota ufficiale di scuse a due giorni dalla bufera

Tramite un comunicato aziendale, la stilista chiarisce la sua posizione nel merito delle accuse di discriminazione nei confronti delle donne

"Elisabetta Franchi è da sempre a sostegno delle donne e delle donne lavoratrici, ci tengo quindi a chiarire, il senso, più ampio, del mio intervento all'evento organizzato a Milano sul tema 'Donne e moda': il Barometro 2022, nel quale ho cercato di rispondere alla domanda sul perché in italia, il settore della moda non esistano donne in ruoli dirigenziali". Comincia così il comunicato ufficiale con cui Elisabetta Franchi replica alle polemiche nel merito delle dichiarazioni rilasciate all'evento milanese del Foglio, dichiarazioni giudicate da più parti sessiste e discriminatorie nei confronti delle donne. 

 

"È purtroppo un dato di fatto - prosegue il comunicato - come mostrano i numeri di Camera della Moda e Confindustria e la mia stessa personale esperienza come capo d'azienda, racconta di quanto sia ancora disseminata di ostacoli l'ascesa professionale delle donne verso ruoli apicali, anche nel settore della moda. Riconosco di essermi espressa in modo in appropriato, ma i fatti, parlano chiaro: nella mia azienda su 300 dipendenti, l'80% sono donne, di cui la maggioranza è under 40, e le donne manager sono il doppio degli uomini. In sostanza ho assunto più donne che uomini per la maggior parte giovani". 

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"Ma lavorare nel mondo della moda - continua - richiede disponibilità, reperibilità, ritmi serrati, dedizione e spesso tutto ciò coincide con grandi rinunce riguardo alla propria sfera privata, quelle che io per prima come capo d'azienda ho dovuto fare per garantire continuità e presenza al lavoro". 

E ancora: "Sacrifici che non tutte le donne possono affrontare, anche per l'impossibilità per molte di loro, pur volendo di rientrare al lavoro dopo la maternità, per mancanza di supporti famigliari e sociali che impedisce loro di proseguire con successo il percorso professionale. Di fatto le donne sono tutt'ora costrette a scegliere tra l'essere madri e l'essere lavoratrici". 

"Riguardo all'età delle dirigenti - è la conclusione - Solitamente si arriva ad un ruolo dirigenziale, che è diverso da quello manageriale, dopo anni di esperienza sul campo e spesso coinvide con gli anta ma questo vale anche per gli uomini. invertire la rotta però si può e si deve". 

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