Enrica Bonaccorti, operazione a cuore aperto: "Viva per miracolo, altri due mesi e potevo andarmene"
La conduttrice racconta sui social il calvario vissuto da luglio e rinrgazia i medici che l'hanno seguita
Enrica Bonaccorti operata d'urgenza per un intervento a cuore aperto. È lei a farlo sapere in un lungo post su Facebook in cui racconta il calvario vissuto negli ultimi mesi. La conduttrice, 73 anni, ha scoperto casualmente - grazie a uno sfogo cutaneo - un problema molto serio all'apparato circolatorio.
"Un giorno a inizio luglio comincio ad avere ovunque un prurito terribile, tutto il corpo diventa rosso fuoco a macchie, sembravo quella bambina bruciata che scappa da Hiroshima". Inizia così il suo racconto, che va avanti dettagliatamente: "Non avevo cambiato niente nell'alimentazione o nei farmaci, non avevo preso sole, insomma era solo il mio corpo che urlava che qualcosa non andava. Ovviamente mi faccio controllare a fondo da un dottore che trova un calcolo a un rene (che fra l'altro non mi aveva mai dato nessun dolore). Comunque decidono di intervenire - continua - in fondo è un'operazione banale, ma i cardiologi, il prof Leo, il prof Saglia, e il prof Giulio Speciale, insieme al dottor Quintarelli, vengono da me il giorno dopo col viso scuro per dirmi che c'è qualcosa che non va al cuore, serve una tac, poi una coronarografia, da cui stabiliscono che ho le arterie tutte ostruite, un paio di mesi e potevo andarmene".
Una situazione drammatica: "I medici prima pensano a degli stent, ma non bastano - spiega - Servono 4 bypass, prendere le vene dalle gambe per ricostruire un percorso alternativo che porti il flusso sanguigno al cuore. Sarà un'operazione a cuore aperto, che è durata in tutto otto ore! Morale della favola: mi han detto che ho avuto una gran fortuna, una scoperta accidentale che mi ha salvato la vita, anche perché sono stata affidata al prof Massimo Massetti, direttore del dipartimento di scienze cardiovascolare del Policlinico Gemelli, che insieme al dott Lauria e alla sua equipe mi ha operata. Devo la vita a loro. E anche la qualità della vita che mi han fatto vivere dai primi di luglio ad adesso".
Enrica Bonaccorti - che un anno fa era stata operata alla spalla - è grata ai medici che l'hanno seguita e si sente fortunata per come sono andate le cose, nonostante sia stato comunque un periodo difficile: "Circondata da persone meravigliose, la loro umanità nel prendersi cura di me mi ha fatto oltrepassare i dolori, le preoccupazioni, gli incidentei di percorso che l'esilità del mio sterno ha provocato - scrive - Mi sono sempre sentita in mani capaci e affettuose, non sarò mai abbastanza grata al prof Massetti e a ogni singolo infermiere/a che si è preso cura di me. Iniziato alla Paideia, poi alla Mater Dei, tanto al Policlinico Gemelli, fino all'ARS bio Medica, ultimo passaggio di questo lungo percorso, dove il prof Mancone con la riabilitazione e il dott Chiariello, il principe della mia ricostruzione sullo sterno, mi stanno aiutando a tornare da voi". Infine l'appello più importante: "Fate tesoro della mia esperienza, controllatevi quanto più potete, sperando soprattutto che abbiate la stessa fortuna che ho avuto io! Non vedo l'ora di ritrovarvi! Spero al più presto".