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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Enzo Salvi racconta l'aggressione: "Preso a calci con il pappagallo in braccio, credevo fosse morto"

L'attore romano è stato aggredito lunedì mattina nelle campagne di Ostia Antica, dove stava facendo volare il suo pappagallo. Il volatile ha riportato una frattura cranica, arrestato il responsabile

E' ancora molto scosso Enzo Salvi, aggredito lunedì mattina a Ostia insieme al suo pappagallo Fly. Il volatile, preso a sassate da un ragazzo nel campo in cui stava volando, ha riportato una brutta frattura cranica ed è sotto osservazione: "La situazione non è delle più semplici - ha spiegato l'attore romano ai Lunatici su Rai Radio2 - Va tenuto sotto controllo, stiamo iniziando una terapia particolare. Speriamo bene". 

Il comico - amante degli animali e vicepresidente di un'associazione in cui insegnano il volo libero ai pappagalli - è tornato sulle dinamiche dell'aggressione: "Sono ancora provato e sofferente. Sotto choc. Stavo facendo volare il mio pappagallo come faccio ogni mattina. Il mio è un grande campione, si chiama Fly, ha una voglia di volare che fa venire i brividi. Ero alle spalle del cimitero di Ostia Antica, dove c'è una distesa di prati infinita, un posto isolato, che sembra un paradiso terrestre. Durante l'ultimo volo, si è avvicinato a me, è rientrato dal volo, si è posizionato su un palo e ha iniziato a chiamarmi, lui mi chiama 'papà', lo fa quando vuole avvertirmi che sta tornando da me. Proprio mentre urlava 'papà' - ha raccontato - dal nulla è venuta fuori una persona che ha iniziato a prenderlo a sassate. L'ho supplicato di fermarsi, lui non mi ha ascoltato, ha continuato a prendere a sassate il pappagallo e l'ultima pietra che ha tirato lo ha centrato in pieno viso. Fly è caduto rovinosamente a terra. Sono corso, ero a un centinaio di metri di distanza, ho preso in braccio il pappagallo, mi sono cedute le gambe, pensavo che il pappagallo fosse morto, era immobile, con la testa a penzoloni, esanime".

Violenza gratuita e ingiustificata anche nei confronti di Salvi: "Quando sono rimasto con il pappagallo in mano, urlando e piangendo come un disperato perché secondo me era morto, questa persona ha aggredito anche me, da dietro. Mi ha dato due calci sulla schiena. Poi ha dato due schiaffi anche all'amico che era con me e si è dileguato in aperta campagna. Siamo riusciti a fargli una foto, ho chiamato immediatamente i carabinieri". Le immagini sono state utili agli agenti per rintracciare l'aggressore, fermato la sera stessa: "Ha detto di aver preso a sassate il pappagallo perché ha sentito parlare dall'alto del palo, si è messo paura e l'ha preso a sassate. Si è difeso così. E' inutile commentare, perché è veramente una cosa inaudita. E' stato denunciato a piede libero, questo mi fa molto male. Speriamo venga fatta giustizia". 

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