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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Eva Henger in ospedale: "Ero convinta di morire, mia figlia piangeva a dirotto"

L'ex attrice hard soffre di attacchi di panico, l'ultimo malore è stato terribile

"Credevo di morire, è stato terribile", così Eva Henger racconta a Oggi l'attacco di panico avuto questa estate che l'ha costretta al ricovero in ospedale. L'ex attrice hard è stata trasportata d'urgenza al pronto soccorso, a Roma, dopo aver accusato un malore.

Alla base del suo malessere alcuni traumi vissuti in passato, a partire dalla morte del suo storico compagno Riccardo Schicchi, nel 2012: "Avevo assistito alla fine di quest'uomo che aveva contato tanto per me e per i miei figli. E quando dico fino all'ultimo, intendo, fino all'ultimo saluto, quando chiudono e inchiodano la bara: una cosa che sconsiglio a chiunque perché resta un trauma difficile da elaborare. Be', da lì in poi ho cominciato a fare fatica: mi venivano questi attacchi, ma poi riuscivo a farli passare". Ha imparato a controllare l'ansia, a gestire i sintomi, tornando piano piano a stare bene, fino a poche settimane fa, quando ha vissuto un altro choc. L'autista di famiglia ha accusato un malore in macchina, mentre andavano in aeroporto: "Janosh mi è morto tra le braccia - racconta Eva Henger - E' stato terribile. Appena chiudevo gli occhi rivedevo la scena, sentendomi impotente". Una mattina il crollo: "Ho iniziato a sentire il cuore battere, soffro di extra-sistole, poi ho cominciato ad avere un dolore fortissimo al petto e ad avere difficoltà di respiro - spiega, ancora molto provata - Inizio a tossire e mi sento svenire: ho pensato mi stesse accadendo quello che era accaduto a Janosh. Ero convinta di morire e a quel punto mio marito mi ha portata in ospedale".

Ore terribili in ospedale

Insieme a lei il marito Massimiliano Caroletti e la figlia Jennifer, spaventatissima, che "piangeva a dirotto". In ospedale non riusciva a camminare: "Mi hanno messo su una sedia a rotelle, mi hanno fatto respirare in una specie di busta di plastica, hanno cercato di fermare le convulsioni che avevo. I medici hanno tentato di calmarmi, rassicurandomi - continua - Ma dopo un'ora l'attacco di panico è ritornato e a quel punto mi hanno dato dei farmaci e solo dopo 10 ore ho iniziato a stare meglio. Gli attacchi di panico fanno un lavoro terribile sull'organismo, per giorni sono stata uno straccio: è come se avessi avuto un infarto".

"Mercedesz non mi ha cercato"

Neanche dopo questo episodio la figlia Mercedesz, con cui è in rotta da tempo, si è riavvicinata. "Purtroppo non c'è rapporto" fa sapere l'ex pornodiva, ma la porta è sempre aperta: "Non mi ha cercato, ma io ci sono e ci sarà sempre per lei. E' mia figlia, se avesse bisogno di me sa dove trovarmi".

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