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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Funerali Lollobrigida, il parroco: "Faceva beneficenza ma non lo diceva, perché è così che si fa"

L'ultimo saluto alla diva del cinema oggi alla Chiesa degli Artisti di Roma

"Un'esistenza straordinaria. E sempre vicina agli ultimi". Così il parroco incaricato di celebrare i funerali di Gina Lollobrigida ha voluto ricordare la vita della diva del cinema, scomparsa lunedì all'età i 95 anni. Gremita la Chiesa degli Artisti, in Piazza del Popolo, e il sagrato dell'edificio, dove i cittadini sono accorsi per omaggiare la storica Bersagliera, come da personaggio interpretato negli anni clou della sua carriera.  

Una vita straordinaria

Durante la sua omelia appunto, il ricordo del parroco ha ripercorso l'intenso percorso professionale e privato di Gina. "Lascia Subiaco a causa della guerra, dei bombardamenti. Viene a Roma come sfollata. Vivevano in una stanza e dormivano in sei persone. Sin da bambina sente una vocazione artistica. Vuole fare la scultrice. Le sorelle, che notano il suo talento, le chiedono di studiare, perché avrebbero lavorato loro". 
"Gina studia disegno, pittura, vende le caricature che faceva con il carboncino e posa per i fotoromanzi - è proseguito il racconto - Così aiuta la famiglia. Lei diceva: 'Non ho scelto io il cinema, è il cinema che mi ha scelta'. Inizia la sua esperienza cinematografica. Vuole raccontare le storie in cui si ritrova e così recita nel ruolo della Bersagliera, perché è una donna che ha combattuto. Sapeva che la vita non regala niente, tutto si conquista. Lotta per la sua indipendenza. Si rifiuta di rimanere per molto tempo a Hollywood e torna nella sua città". 

"Ha fatto beneficenza in silenzio, è così che si fa"

L'incontro con Madre Teresa di Calcutta le ha cambiato la vita. "L'ha incontrata più volte. Con grande riservatezza, la incontrava e sosteneva le sue opere al servizio dei poveri. Gina non l'ha mai detto, perché Gesù insegna questo. Mi perdonerà se l'ho detto. Gina ha costruito un ospedale per i poveri in India. Ha aiutato i bambini in Africa e in altri posti, ha pensato anche ai poveri di casa nostra. Aveva compreso che c'è più gioia nel donare, nel condividere, che nel ricevere".

L'eredità in beneficenza?

Proprio in beneficenza dovrebbe andare l'eredità, almeno stando a quanto espresso in vita dalla diva. "Non so quale sia stata la volontà di Gina, ma se ci sarà qualcosa per me sarà solo per completare i suoi desideri che non è riuscita a fare nella vita", ha dichiarato Andrea Piazzolla, storico factotum dell'attrice. Tra le ultime volontà, ha spiegato ancora, "anzitutto che venga riunita la famiglia nel cimitero. Quindi dove sono i suoi genitori e le sue sorelle. Poi che le sue sculture e i disegni vengono gestiti da una persona che ha designato lei anni fa e che non sono io. Il terzo desiderio è dare tutto in beneficenza ai bambini africani. Questo è quello che devo compiere per lei". 

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