rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
le dichiarazioni

Gabriel Garko: "Utero in affitto? No, è bello adottare. A 17 anni recitavo da cane"

Nell'ultima intervista al Corriere della Sera, l'attore cinquantenne si racconta a tutto tondo, dal privato alla carriera. Ecco i tre passaggi peculiari

Cinquant'anni e una carriera intensa, almeno quanto la vita privata. A tutto tondo Gabriel Garko si racconta nell'ultima intervista rilasciata al Corriere della Sera. Dalle fan che ancora lo assediano nonostante il coming out arrivato ormai tre anni fa fino al desiderio di paternità che oggi sembra essersi spento. Di seguito i tre passaggi più peculiari. 

Le fan assediano casa 

Tra gli aneddoti raccontati da Garko, quelli che riguardano le spasimanti ancora pronte a fare pazzie pur di avere considerazione. L'ultima? "Diceva di essere Marilyn Monroe e si era piantata davanti a casa (l'attore abita in una villa a Zagarolo, paese fuori Roma, ndr). Minigonna, tacchi a spillo e tette di fuori, non voleva andarsene e una volta è riuscita persino a entrare dentro casa. Sono riuscito a farla uscire con le buone maniere, ma poi ho dovuto chiamare i carabinieri, perché un giorno mi si è addirittura buttata sotto le ruote dell’auto... una matta... era diventata pericolosa e non mollava! Oltretutto, non è tanto facile scovare la mia abitazione... bisogna conoscere bene la zona e venirci apposta".

E come vive gli assedi? "Cerco di essere sempre disponibile con loro, ma c’è un limite a tutto, non posso accettare l’invasione della mia vita privata, diventare il bersaglio di gente invasata: è una privazione della libertà". 

La paternità

Dopo il coming out del 2020 - avvenuto in diretta al Grande Fratello Vip - il divo delle fiction ha più volte espresso il desiderio di diventare papà. Un desiderio mai concretizzato, forse anche per via della vita sentimentale turbolenta. Sarebbe d’accordo con la maternità surrogata, il cosiddetto "utero in affitto"? "No, non vorrei mettere al mondo una nuova vita, semmai sarebbe bello adottare un bambino, per dagli la possibilità di una vita migliore e, per esempio, non capisco per quale motivo i single non possano assumere questo ruolo, oppure una famiglia arcobaleno", sostiene. E ancora: "L’importante è che siano delle brave persone e che possano assicurare la giusta, dovuta dignità a un orfano. Però... aggiungo che, pur avendo pensato spesso a compiere questo passo, oggigiorno forse non mi sento più motivato a diventare padre: non mi piace la società in cui viviamo e detesto l’accanimento morboso che impazza sui social. Oggi più che mai, i giovani devono poter contare su una famiglia sana alle spalle, per difendersi dal mondo virtuale, dove tutti si sentono in diritto di giudicare tutti". 

La vita privata di Gabriel Garko: dal coming out al fidanzato

"Recitavo da cani"

Poi un breve passaggio sul suo debutto al cinema. L'esordio a 17 anni diretto dal grande Dino Risi, nella miniserie-tv Vita coi figli a fianco di attori come Giancarlo Giannini, Monica Bellucci. Ma Garko non si piaceva. "Avevo una particina, interpretavo il fidanzatino della figlia di Giannini ed ero terrorizzato. Ma Risi era un uomo molto paziente e mi ha insegnato come studiare bene la parte. Però, quando poi mi sono rivisto nel film, mi son detto: che cane che ero!". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gabriel Garko: "Utero in affitto? No, è bello adottare. A 17 anni recitavo da cane"

Today è in caricamento