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Giovedì, 18 Aprile 2024
il ricordo social

Addio a Giovanni Gastel: da Mara Venier a Vanessa Incontrada, il saluto commosso al grande fotografo

Sui social i ritratti più belli del professionista, scomparso a 65 anni a causa delle complicazioni del Covid

La scomparsa di un maestro della fotografia del calibro di Giovanni Gastel ha scosso il mondo dello spettacolo che tanto ha attinto dall’arte di un uomo capace di catturare la bellezza di uno sguardo, di un sorriso, di un’espressione colta nell’attimo che era sempre quello giusto, perfetto. Gastel, 65 anni, si è spento sabato 13 marzo nell'ospedale in Fiera, a Milano, dove era ricoverato per le complicazioni dovute al Covid, e dal momento della diffusione della drammatica notizia, i social sono diventati ritrovo di immagini, ritratti e ricordi degli amici che lo avevano conosciuto, come professionista e come uomo.

“Solo un mese fa ridevamo qua a Roma per il nostro ultimo lavoro. Che grande dolore. Da oggi sarò ancora più sola senza di te”, scrive Mara Venier a margine di uno loro abbraccio; “Anima stupenda. Uomo sempre gioioso e sorridente. Grande fotografo e artista. Hai lasciato davvero il segno attraverso le tue magnifiche opere fotografiche. Ci mancherai”, il pensiero di Michelle Hunziker; “Ancora adesso sono in lacrime e in silenzio senza poter reagire a ciò che ti è successo”, racconta Vanessa Incontrada: “Giovanni sei ovunque in casa mia, le foto che da anni mi hai fatto, quelle foto meravigliose che mi hai sempre autografato con tanto affetto... Amico mio sarai sempre nei miei pensieri e nel mio cuore”. E, ancora, Cristina e Benedetta Parodi, Francesco Facchinetti, Cristina Marino, Bebe Vio: innumerevoli i tributi per l’artista da parte dei personaggi della tv e non solo, tutti accomunati dal dolore per una perdita che oggi trova nelle sue foto il conforto di averlo conosciuto.

Addio Giovanni Gastel: da Mara Venier a Vanessa Incontrada, il ricordo commosso del grande fotografo

Chi era Giovanni Gastel, grande fotografo di moda

Nipote del regista Luchino Visconti da cui aveva mutuato l'accentuato senso estetico, Giovanni Gastel con i suoi scatti ha esaltato la moda made in Italy, grazie a campagne pubblicitarie per i marchi più prestigiosi che hanno fatto il giro del mondo. Gastel era famoso anche come ritrattista: tra le personalità che ha immortalato Barack Obama, Ettore Sottsass, Roberto Bolle, Marco Pannella, Johnny Depp ma anche Fiorello e Pino Daniele.

Giovanni Gastel nasce a Milano il 27 dicembre 1955 da Giuseppe Gastel e Ida Visconti di Modrone, ultimo di sette figli. La sua carriera di fotografo inizia in un seminterrato a Milano verso la fine degli anni '70, dove Gastel, giovanissimo, trascorre i suoi lunghi anni di apprendistato scattando foto ed imparando le tecniche base di un mestiere che l'avrebbe poi portato al successo. Tra il 1975-76 lavora per la prestigiosa casa d'aste londinese Christie's, mettendo in pratica ciò che aveva appreso.

La svolta della sua carriera arriva nel 1981 quando incontra Carla Ghiglieri, che diventa il suo agente e lo avvicina al mondo della moda: dopo la pubblicazione della sua prima natura morta sulla rivista italiana "Annabella", nel 1982, inizia a collaborare con "Vogue Italia" e, poi, grazie all'incontro con Flavio Lucchini, direttore di Edimoda, e Gisella Borioli, con "Mondo Uomo e Donna". Tra gli anni '80 e i '90, la carriera di Gastel nel mondo della moda esplode parallelamente al boom del made in Italy. In quegli anni, Gastel sviluppa campagne pubblicitarie per le più prestigiose case di moda italiane tra cui Versace, Missoni, Tod's, Trussardi, Krizia, Ferragamo e molte altre. Il successo nel suo paese lo porta anche a Parigi - dove negli anni '90 lavora per marchi come Dior, Nina Ricci, Guerlain - nonché nel Regno Unito e in Spagna. Sebbene la sua carriera inizia nel mondo della moda, Gastel (fotografo e, al contempo, anche poeta) capisce rapidamente che il suo impulso d'espressione necessita anche di progetti con fini prettamente artistici. La consacrazione artistica non tarda ad arrivare e, nel 1997, la Triennale di Milano gli dedica una personale curata dal grande critico d'arte, Germano Celant. La mostra lancia Gastel ai vertici dell'élite fotografica mondiale e il suo successo professionale si consolida così tanto che il suo nome che compare su riviste specializzate accanto a quello di mostri sacri della fotografia Italiana come Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri, Ferdinando Scianna e di leggende internazionali come Helmut Newton, Richard Avedon, Annie Leibovitz, Mario Testino e Jürgen Teller.

Il successo professionale apre le porte ad un altro lato del repertorio fotografico di Gastel che fino alla fine degli anni 2000 era rimasto inesplorato: il ritratto. Negli ultimi anni, Gastel si scopre appassionato di questo ramo della fotografia e, come sempre ha fatto nella sua carriera, vi si immerge totalmente. Il suo lavoro culmina in una mostra al Museo Maxxi di Roma nel 2020 con una selezione di 200 ritratti che ritraggono volti di persone del mondo della cultura, del design, dell'arte, della moda, della musica, dello spettacolo e della politica che lo stesso Gastel ha incontrato durante i suoi 40 anni di carriera. Giovanni Gastel faceva parte del Consiglio di Amministrazione del Museo di Fotografia Contemporanea -partner istituzionale della Triennale di Milano- e del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ieo-Ccm.

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