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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Lucarelli sulla raccolta fondi per Giulia Tramontano: "La famiglia non mi sembra indigente"

La giornalista è tornata a parlare delle donazioni che servirebbero a sostenere le spese legali e chiede alla famiglia di fare chiarezza

La raccolta fondi per la famiglia di Giulia Tramontano, la ragazza di 29 anni uccisa dal compagno al settimo mese di gravidanza, è ancora attiva. È ancora attiva perché l'obiettivo economico da raggiungere è stato aumentato: da 10mila a 15mila euro e in soli due giorni la somma è stata quasi raggiunta. Alle 12:00 del 3 giugno le persone che hanno donato sono 885 per un totale di 14.853 euro. C'è chi ha donato 10 euro, chi 500, chi 93 e chi 5, ognuno rispetto alle proprie disponibilità. Il cercare di essere di sostegno vista la tragedia che ha colpito la famiglia Tramontano è comprensibile, ma bisogna sottolineare una differenza sostanziale: se prima nella descrizione sulla pagina aperta su Gofundme era specificato che la somma sarebbe stata devoluta in "minor parte all’Associazione Penelope, che ha curato il caso, e il rimanente sarà destinato alla famiglia di Giulia per coprire le ingenti spese causate da questa tragedia" adesso è cambiato, ora si legge "Il ricavato verrà destinato alla famiglia di Giulia per coprire le ingenti spese causate da questa tragedia". 

A notare questa discrepanza è stata anche Selvaggia Lucarelli che da sempre guarda con occhio critico le raccolte fondi. In merito a questa, aperta dai colleghi di Chiara Montanaro, sorella di Giulia, dell'Istituto Italiano di Teconologia, la giornalista ha scritto: "Si è trasformata solo in una raccolta destinata alla famiglia di Giulia per coprire le ingenti spese. E chi aveva già donato?", la domanda che lei pone è giusta perché molti possono aver donato non solo per dare sostegno alla famiglia, ma affinché venissero promosse iniziative antiviolenza (visto che parte del ricavato doveva essere devoluto all'associazione Penelope fondata da Gildo Claps in onore alla sorella,Elisa Claps, scomparsa all'età di 16 anni a Potenza nel 1993 e il cui corpo fu ritrovato 17 anni dopo nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità).

Ma anche l'aumento dell'obiettivo ha destato non poche critiche: "Ma soprattutto, visto che la raccolta va bene è stato cambiato anche l'obiettivo economico da 10.000 a 15.000. Le ingenti spese della famiglia? La famiglia spieghi quali sono queste sue esigenze economiche perché questa raccolta promossa dalla sorella della vittima è di pessimo gusto". Lucarelli poi fa una riflessione sulla sorella di Giulia Tramontano, Chiara, e sottolinea come sia "di pessimo gusto che la sorella abbia chiuso i commenti (sotto al post nel quale pubblicizzava la raccolta fondi sul suo profilo Instagram), mentre la gente chiedeva chiarezza".

Poi Lucarelli senza mezzi termini e analizzando la pagina Instagram di Chiara Tramontano scrive nero su bianco quello che poche ore prima aveva solo accennato riguardo alla situazione economica della famiglia: "Io vedo da lei postati viaggi in Lapponia, in Grecia, a Zanzibar, non mi sembra una famiglia in una situazione di indigenza. E aggiungo: perché le famiglie di vittime note alle cronache dovrebbero ricevere aiuti economici?".

Lucarelli: "Le raccolte fondi serie sono prima di tutto burocrazia"

A sostegno della sua tesi Lucarelli ha deciso di condividere, oscurando i nomi, alcuni messaggi che le sono arrivati. Testimonianze di persone che hanno perso cari, sorelle, padri, e che si sono trovati ad affrontare il tema soldi e che per riuscire a pagare il funerale hanno dovuto chiedere un prestito in banca. In particolare una ragazza racconta: "7 anni fa è morta mia sorella di 26 anni. Una morte improvvisa, lasciava un bambino di 2 anni. Mio padre ha dovuto prendere tutti i soldi che aveva, mi ricordo che per i mesi seguenti non avevamo soldi se non per una pasta o poche cose da mangiare... Però mi ricordo che non ce ne poteva fregare un ca**o perché mia sorella non c'era più. Non ci avrebbe comunque aiutato una borsa piena di soldi o un conto in banca pieno...". E ancora, un'altra ragazza sottolinea che per lei la raccolta fondi sia una "mancanza di rispetto per tutti coloro che ogni giorno perdono un loro caro e si fanno in quattro per dargli una degna sepoltura".

Poi infine conclude la sua riflessione così: "La solidarietà è una cosa bellissima e io credo che i soldi risolvano moltissime cose ma, come dico sempre, le raccolte fondi serie sono prima di tutto burocrazia: spiegare, motivare, rendicontare. Solo a patto che esistano queste condizioni di trasparenza si può donare. Il resto è empatia ignorante e da solo danni".

La descrizione della raccolta fondi su Gofundme-2La storia di Selvaggia Lucarelli sulla raccolta fondi per la famiglia Tramontano-2La storia di Selvaggia Lucarelli sull'aumento dell'obiettivo in euro-2

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