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Sabato, 20 Aprile 2024
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Eva Grimaldi: "Il mio ex mi accarezzava e pensavo ad Imma"

L'attrice e l'attivista fanno ormai coppia da 12 anni, ma solo ora rivelano dettagli inediti

"Aveva un modo molto divertente di corteggiarmi, sembrava un’adolescente. Ha scatenato il latin lover che c’è in me", dice Imma Battaglia di Eva Grimaldi. E lei fa eco: "Mi fa sentire femmina più di tutti gli uomini che ho avuto". Legate dal 2010, hanno reso pubblica la relazione solo sette anni dopo, nel 2019 poi si sono unite civilmente grazie a Monica Cirinnà. Ed oggi ripercorrono le tappe della loro love story attraverso una intervista rilasciata al Corriere della Sera. 

Il primo incontro al Gay Village nel 2008. "Ero con il mio ex marito. Ci indicano Imma di spalle con la sua fidanzata di allora", racconta Eva, gelosa al punto da non pronunciare il nome della donna. "Tutti a dire: “Che bella la fidanzata di Imma Battaglia”. Poi lei si è girata e l’ho vista la prima volta. E ho replicato: “Sarà tanto bella, ma avete visto il viso di Imma?”. Quando siamo tornati a Verona, ricordo che alla prima carezza del mio ex, per tre secondi ho pensato a Imma. Poi io e lui ci siamo lasciati, due anni dopo sono tornata a Roma, in un periodo per me difficilissimo, e ho chiesto a un mio amico: “Dai portami al Gay Village, che mi voglio sfogare con Imma Battaglia”. Per me lei lavorava lì e basta, non avevo capito il suo ruolo". 

Era settembre del 2010, un mese dopo sarebbe arrivato il primo bacio. "Quando mi è venuta incontro ho cominciato a piangere come una fontana. Quella sera l’abbiamo finita a mangiare patatine e birra a un tavolino. E le ho dato il mio numero di telefono. Poi ho cominciato a stalkerizzarla: mi era entrata nel cuore come un proiettile". Ed Imma, nonostante fosse impegnata, ha ceduto: "Il suo dolore mi aveva turbata. E poi aveva un modo molto divertente di corteggiarmi, sembrava un’adolescente. Tipo che se le dicevo che amavo il tennis, lei si comprava gonnellina e scarpette".

A dispetto di quanto si può pensare, sarebbe stata proprio Eva a fare il primo passo. "Non mi ha chiesto solo un bacio! Dopo, ha usato un sacco di stratagemmi - sottolinea Imma - Mi ha invitata ad andare in camera da letto, perché nel soggiorno c’era una parete a vetri e non voleva che ci vedessero da fuori. In camera mi ha chiesto di spogliarmi, come nel libro Le mille bocche della nostra sete che stava leggendo: romanzo da ragazzine. A quel punto aveva scatenato il latin lover che c’è in me...". 

La questione "gender"

In chiusura dell'intervista, Imma, attivista storica, tiene a parlare della questione "gender", che tanto infiamma l'opinione pubblica. "Io ho smesso di chiedermi qual è il mio posto nel mondo. Il mio posto è con le persone intelligenti, con cui posso parlare dal collo in su: guardandole negli occhi, indipendentemente dal genere. Credo che omologare le persone in una casella sia limitante. Il vero passo avanti sarà non doversi più chiedere qual è l’orientamento sessuale degli altri". 

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