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Sabato, 20 Aprile 2024
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La Russia blocca Instagram, il dramma delle influencer che non possono lavorare

La disperazione delle influencer russe che non potranno più lavorare su Instagram, ma c'è chi esagera e si lamenta anche per la chiusura del McDonald's

La guerra in Ucraina sta continuando a sconvolgere il mondo. I bombardamenti su ospedali e abitazioni, i civili con il volto e il corpo macchiati di sangue per colpa delle ferite, i corpi morti in mezzo alle strade con vicini solo i trolley che contenevano la speranza della salvezza: sono immagini che non potremo mai dimenticare. 

Chi non vive la guerra in prima persona ne percepisce le conseguenze, le corse ai supermercati, la paura del domani, l'incertezza del presente, il rincaro di benzina e gas (ma non solo) e il terrore di perdere il lavoro.

Negli ultimi giorni ha fatto molto discutere e preoccupare la decisione della della Russia di bandire dal paese il gruppo Meta (ovvero Facebook e Instagram) mettendo così in grandi difficoltà chi lavora con i social. Gli influencer hanno condiviso storie e post allarmanti, dove tra le lacrime commentavano lo switch off del 14 marzo. 

Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina

La preoccupazione degli influencer russi

La decisione della Russia è un problema per chi ha come fonte di guadagno primaria le sponsorizzazioni. La decisione segue la scelta di Meta di allentare le restrizioni sulla censura, "A causa dell'invasione russa dell'Ucraina, siamo indulgenti con espressioni politiche come ‘morte agli invasori russi', che normalmente violerebbero le nostre regole sui discorsi violenti" ha spiegato il portavoce di Meta, Andy Stone. Questo il casus belli che ha portato il governo russo alla drastica presa di posizione dopo che aveva chiesto anche l'intervento della Casa Bianca.

Ieri la Duma, ovvero la camera bassa del parlamento russo, ha anche chiuso i suoi account su Instagram, Facebook e Twitter. La decisione è stata presa dal presidente del parlamento russo Vyacheslav Volodin. "Chiaramente, non lo lasceremo passare. Roskomnadzor (l'agenzia russa per la supervisione nella sfera della connessione e comunicazione di massa, ndr) ha tutti gli strumenti necessari per porre fine a tali azioni illegali - ha dichiarato Sergei Boyarsky, primo vicepresidente del Comitato della Duma di Stato per la politica dell'informazione - Occorre proteggere la Russia dall'estremismo e Meta è estremista oggi". 

Le lacrime di chi non potrà più lavorare

Su Twitter sono molti i video ricondivisi dagli utenti delle influencer russe disperate. "Se pensate che Instagram sia solo una fonte di guadagno vi sbagliate. Instagram è tutta la mia vita, la mia anima. Mi addormento e mi sveglio (con questo social network ndr) ogni giorno da 5 anni!", dice una delle ragazze che lavora con i social. O ancora, Tina Kandelaki, star della tv russa, ha invitato i suoi 3milioni di follower di seguirla su altre piattaforme come VK (il Facebook russo), Telegram e Yappy: "Instagram sta vivendo le sue ultime ore in Russia. Vi invito a seguire i miei account negli altri social. Restiamo insieme!".

Ma nel dramma di chi, in Ucraina, vive tra una sirena e il rumore di una bomba è intollerabile ascoltare chi si lamenta per la chiusura di alcuni negozi e del non poter più mangiare al McDonald's.

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