A qualche ora dal tweet con cui Kevin Spacey ha fatto coming out e si è scusato per le molestie ai danni di Anthony Rapp, arriva la dichiarazione secondo cui il padre del premio Oscar era un nazista che ha violentato per anni uno dei figli. 

Accusato di molestie, Kevin Spacey si scusa e fa coming out: “Sono gay”

A rivelarlo al britannico Daily Mail è stato il fratello della star di House of Cards, Randall Fowler: “In casa nostra c’erano le tenebre, era un assoluto orrore, che Kevin cercava di rimuovere” ha detto il 62enne Fowler, oggi guidatore di limousine, al tabloid londinese. 

L’uomo ha raccontato di non avere avuto figli per non trasmettere a loro il “gene da predatore sessuale” del proprio genitore. 

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“Per Kevin il cinema è stato una fuga dalla realtà” ha aggiunto Fowler, secondo cui le accuse di molestie contro Kevin Spacey sono “inquietanti”. 

Nelle dichiarazioni in cui si è scusato per le molestie e ha parlato della propria omosessualità, l’attore ha aggiunto che ora dovrà fare i conti anche con “altre cose” nella propria vita, forse alludendo al difficile rapporto con un padre così brutale. 

L’infanzia difficile raccontata da Randall Fowler

Thomas Geoffrey Fowler si iscrisse all’American Nazi Party, il partito nazista americano, quando i figli erano ragazzini. A quel punto cominciò a tagliare i baffi in modo simile a Hitler. “Mi frustava e mi violentava ripetutamente” ha ricordato il figlio maggiore che ha accusato il padre dei suoi tre matrimoni falliti.

La famiglia cambiò casa dieci volte, passando da uno stato all’altro. La madre pare fosse a conoscenza di tutto e ai figli non era permesso portare a casa amici, affinché non vedessero le foto pornografiche di donne e uomini nudi che il padre attaccava alle pareti.