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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Luca Barbareschi, gli incontri con i preti pedofili: "Da bambino ero un Piccolo Diavolo"

L'attore, che aveva già rivelato di essere stato vittima di abusi, svela altri retroscena nella sua autobiografia

Se per 40 anni è rimasto in silenzio, ora Luca Barbareschi tira fuori tutto, ma proprio tutto. L'attore, che già tempo fa aveva rivelato di essere stato vittima di abusi da parte di religiosi, torna sull'argomento nella sua autobiografia "Cercando segnali d'amore nell'universo" (Mondadori).

I racconti di Barbareschi sono pieni di dettagli inquietanti. La prima volta fu con il suo insegnante-prete, che lo chiamava il suo "angioletto". Con la scusa di aver dimenticato il registro di classe, manda Luca a prenderlo nella sua stanza: "Poco dopo mi raggiunge - racconta l'attore nel libro, come riporta Libero - Mi fa spogliare e vestire da chierichetto... Mi fa sedere vicino a lui sul letto. Comincia a toccarmi. Si tira su la veste. Sotto non ha niente. Mi volta. Mi tira su la veste".

Poi ci furono altri incontri, con altri preti: "Ero un bambino molto seduttivo. E precoce. E morboso. E andiamo su, evitiamo inutili moralismi, chi è che non sa che a otto anni la sessualità, ancora confusa, esiste eccome: si fa la lotta, ci si tocca, ci si fanno le pippe insieme. I preti mi hanno molestato, ma anche le tate. Ho messo le mani nelle tette della governante a nove anni. Le tate mi prendevano in mano il pisello alla stessa età. Imperdonabile che gli adulti si approfittino di un bambino, ma chi seduce chi, è una vecchia, grande rimossa domanda. Basta leggere il Satyricon di Petronio. Ero un Piccolo Diavolo, di straordinaria bellezza. Di straordinaria sensualità".

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