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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Luca Tommassini: "Mio padre era violento, mi chiamava frocet**"

Il coreografo parla per la prima volta della sua infanzia difficile e del rapporto con il papà

È un racconto forte quello che Luca Tommassini ha fatto nel podcast One More Time. Il noto coreografo - che in passato più volte ha firmato la direzione artistica di X Factor e Amici - ha parlato per la prima volta della sua infanzia difficile, segnata dal rapporto violento con suo padre.

Luca Tommassini: "Mio era violento, una volta mi tirò in faccia un posacenere"

Vivevano nella periferia di Roma e a casa era l'inferno: "Mio padre era meccanico vicino a Primavalle, all'epoca dove mettevano gli avanzi di galera - ha spiegato - Col tempo divenne campione di Formula 3, iniziò a spendere i soldi in auto e donne. E iniziò a non abitare quasi mai in casa. Usava molto le mani, e mandò diverse volte mia madre in ospedale - ha proseguito - Una volta mi tirò in faccia un posacenere di cristallo, di quelli anni 70, quadrati. Non parlai per settimane. Mi portarono da uno psicologo per superare questo mutismo: ovviamente di nascosto da mio padre".

La scuola di danza e la rabbia del padre

E di nascosto dal padre si iscrisse anche a scuola di danza, quella di Enzo Paolo Turchi, aiutato da sua madre con i soldi che risparmiava. "Il giorno che mio padre scoprì che mi ero iscritto alla scuola di ballo - ha confessato Tommassini - venne a pranzo, per rimproverarci tutti. Mia madre iniziò a difendermi. Lui stava urlando, prese una bottiglia d'acqua di vetro, la spaccò contro un muro e andrò contro mamma. Per la prima volta mi misi in mezzo e gli urlai di andarsene. Se ne andò. Tirai fuori la forza che in realtà non avevo, mi inventai il coraggio. A volte inventarsi il coraggio serve". Se oggi pensa al papà che non c'è più pensa a "un'occasione mancata", per ricevere quell'amore che ogni figlio merita.

Ballerino per Madonna, Prince, Whitney Houston, e coreografo tra gli altri di X-Factor, Luca Tommassini (@lucatommassinidreamer) sarà il nuovo ospite di One More Time. Nella terza puntata, Luca parla delle sue origini nelle borgate romane («Mio padre era un violento, e odiava la mia S moscia»), degli inizi nella scuola di Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo. Racconta dei suoi viaggi, del successo mondiale e di come sia importante ballare, anzitutto, per se stessi. One More Time, il podcast di Luca Casadei: nove storie, nove vite raccontate da personaggi che le hanno vissute pienamente, sotto i riflettori della notorietà e all’ombra del tracollo. Ogni martedì due nuove puntate su Spotify e su tutte le principale piattaforme (Link in bio). #OneMoreTime

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