Madame: "Ingiustizia negare i figli alle coppie gay. Il mancato vaccino? Errore da 19enne"

Parlando di Madame è impossibile non parlare di vaccini e Sanremo. La cantautrice ha partecipato al Festival della canzone italiana con il brano "Il bene nel male" e nonostante la notizia trapelata poche settimane prima dell'inizio della kermesse musicale, con tanto di post di 'spiegazioni' della cantante sui social, ha giustamente voluto godersi l'esperienza dando il cento per cento. 

"La cronaca mi ha accompagnato a Sanremo e mi ha dato più voglia di spaccare - ha confessato al Corriere della Sera - e dimostrare chi sono al di fuori dell’errore che può aver fatto una 19enne e dello scandalo. Di errori ne farò ancora, sto crescendo. Chi mi comprenderà mi seguirà, chi no forse non aveva un legame forte con me". Il riferimento è ben noto: Madame è coinvolta in un'indagine sui falsi vaccini che hanno portato a falsi green pass e questo per molti poteva essere un valido motivo per la sua esclusione dal Festival, ma così non è stato perché come spiegò in conferenza stampa a febbraio Amadeus: "C'è un'indagine in corso e si è innocenti finché non si viene dichiarati colpevoli".

Superando questo tema spinoso, oggi, 31 marzo, è uscito il suo ultimo lavoro, un concept album in cui tratta d'amore, non a caso il titolo è L'Amore. "L’ho diviso in vari personaggi che parlano fra autobiografia, biografia, fantasia. C’è una distinzione tra la razionalità e la persona da una parte, la creatività e l’artista dall’altra. Nel titolo Amore ha la maiuscola come nei racconti medievali in cui era un personaggio e lo tratto come il nucleo di tutto, l’essenza, l’assoluto che ognuno declina a suo modo, anche in maniera tossica a volte", spiega la cantautrice al quotifiano. I suoi racconti di ninfomani e prostitute si legano a lei che si immagina uomo in un'altra vita. E parlando di amore esprime la sua opinione sul tema 'figli della coppie omogenitoriali': "Sarò banale, ma ognuno è libero di amare chi vuole e se dall’amore vuole nascere un frutto è un’ingiustizia tremenda negare di vivere la cosa più intima e potente che esiste".