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Sabato, 20 Aprile 2024
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Michela Murgia e la malattia, l'accusa a Draghi: "Togliere mascherine è condanna per i pazienti fragili"

La denuncia della scrittrice via Instagram

Sabato scorso Michela Murgia ha raccontato via Instagram di aver avuto l'opportunità da parte di Palazzo Merulana, museo di Roma, di visitare una mostra in modalità privata, fuori dagli orari di chiusura. Un modo per proteggersi, viste le sue condizioni di salute precarie. E un modo per denunciare quanto la decisione di consentire le mascherine nei luoghi pubblici e chiusi possa costituire un pericolo per i pazienti fragili. 

Michela Murgia è stata ricoverata in terapia intensiva 

"Vedrò la mostra servendomi di un privilegio - ha scritto Murgia tra le Instagram Stories - Cioè visitarla quando è chiusa al pubblico, perché non posso più far valere il mio diritto alla sicurezza sanitaria. Dal 15 giugno il governo italiano, togliendo l'obbligo delle mascherine nei luoghi pubblici chiusi, ha infatti deciso che le persone con i sistemi immunitari fragili hanno solo due scelte: ammalarsi di covid o smettere di avere una vita sociale". Quindi il ringraziamento allo staff del museo: "Grazie perché mi hanno permesso di vedere la mostra a queste condizioni. Meno grazie al governo Draghi, la cui decisione di far finta che il virus non esista più ha consentito ai contagi di raddoppiare di settimana in settimana, tornando a sfiorare l'emergenza". 

Michela Murgia torna a parlare della malattia, nel giorno del compleanno: "Lascio andare ciò che non è vitale" 

A stretto giro, nella serata di ieri, Murgia è inoltre tornata a parlare della malattia sottolineando come le cosiddette metafore belliche siano poco opportune per descriverle. Metafore che sono solitamente utilizzate per raccontare le terapie dei malati di tumore. "Combatti, vincerai, lo sconfiggerai - digita la scrittrice - Le metafore militari non sono il linguaggio giusto per parlare di malattia e guarigione. Valeva per Figliuolo con il virus e vale anche per me. La guerra è il contrario della cura, perché ha le parole della morte e non della vita".

 A febbraio 2022 Murgia aveva comunicato di aver iniziato l'anno in terapia intensiva e che da quel momento la sua vita avrebbe preso un ritmo diverso. Mai la scrittrice ha parlato apertamente della sua diagnosi. 

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