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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Niccolò Bettarini: “Ho rischiato la vita. Mamma è stata malissimo, papà fragile per la prima volta”

Alla Gazzetta dello Sport il figlio dell’ex calciatore e della conduttrice ha raccontato i terribili momenti successivi all’aggressione subita a Milano lo scorso 1° luglio

Sono trascorsi 22 giorni dall’alba di quel 1° luglio che per ore interminabili ha fermato il respiro alla famiglia Bettarini-Ventura.

Oggi Niccolò, il figlio dell’ex calciatore Stefano Bettarini e della conduttrice Simona Ventura, sta decisamente meglio, e i postumi più evidenti di quell’aggressione davanti alla discoteca Old Fashion di Milano sono nel braccio ancora  ingessato.

Ma è nella mente che resta incancellabile quell’episodio così terribile che il 19enne ha ripercorso nel corso di un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

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Niccolò Bettarini: “Volevano ammazzarmi perché sapevano chi fossi”

Così Niccolò Bettarini ha raccontato quei momenti precedenti e successivi all’aggressione.

"Al momento di uscire, era quasi mattina, ho notato con la coda dell’occhio le solite baruffe, routine tipiche della movida milanese all’uscita dei locali. Era ora di rientrare a casa ma dall’altra parte della strada la mia amica Zoe ha iniziato a chiamarmi urlandomi che stavano picchiando il nostro amico Andrea. Tre ragazzi lo accerchiavano e così mi sono buttato su di loro per difenderlo. Da lì è iniziato il finimondo. Sono arrivati altri ragazzi, mi hanno aggredito. Ho sentito che mi avevano riconosciuto e “volevano ammazzarmi” perché sapevano chi fossi. Erano dieci. Ho tentato di difendermi e parare i loro colpi. Mi ricordo di essere caduto a terra e Zoe si è buttata sopra di me per proteggermi da quella furia di violenza. Non si sono fermati, l’hanno riempita di calci. Volevano la mia vita, era chiarissimo. Sono tutte persone che hanno un passato di crimini e risse. Mentirei se ora dicessi che quel gesto avventato che poteva costarmi la vita me lo potevo anche evitare. Lo rifarei ancora e ancora. Darei la vita per i miei amici".

La reazione di Simona Ventura e Stefano Bettarini

Niccolò ha anche confidato i momenti successivi alla sua aggressione che hanno causato enorme dolore ai suoi genitori in ansia per la salute del figlio.

Di mamma Simona arrivata in ospedale poco dopo l’accaduto, ha detto: “Più delle parole ho sentito un pianto liberatorio. E più che il dolore ho sentito il sollievo, la gioia di parlarmi prevaleva sul resto. So che ha passato delle ore terribili, è stata malissimo, e questo mi strazia”.

Niccolò Bettarini torna a sorridere: in vacanza con papà Stefano dopo l'aggressione 

Sul padre Stefano ha poi aggiunto: “Mio padre non si era mai fatto vedere piangere in tutta la nostra vita insieme. Appena è entrato in ospedale non è riuscito a trattenere le lacrime. L’ho sempre visto come un uomo forte, per la prima volta mi è apparso fragile. Ma questa esperienza ci ha avvicinato ancora di più”.

Ora Niccolò sta trascorrendo le vacanze al mare con il fratello Giacomo e la propria famiglia. L’ultima immagine pubblicata dimostra la gioia di condividere questo momento con una delle persone più importanti della sua vita.

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