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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Osvaldo non voleva andare in ospedale, voleva morire a casa": Orietta Berti ricorda l'incubo covid

La cantante ha parlato del nuovo slancio della sua carriera con la scommessa del Gf Vip, dell'amore per il suo Osvaldo e della paura che ha vissuto quando erano positivi al covid

Orietta Berti è pronta per la sua prima esperienza da opinionista del Grande Fratello Vip, una vera e propria novità per la cantante che è pronta però a mettersi alla prova e proprio di questa novità ha parlato in un'intervista del settimanale Chi. "Mi incuriosisce vedere tutta quella gente chiusa nello stesso posto per molto tempo. Con il carattere che ho, non riuscirei. E poi, anche quando viaggio, devo avere almeno una persona della mia famiglia con me, nella stessa stanza. Ma capisco anche che chi vive da solo, e non ha una famiglia a volte possa stare meglio nella Casa che fuori".
Nonostante le differenze caratteriali Berti non pensa di discutere con l'altra collega, Sonia Bruganelli, ma solo di avere dei confronti, magari coloriti. "Ah, perché, c’è anche da litigare? Pensavo che si potesse discutere solo con i concorrenti - ha spiegato la cantante - Con Sonia capiterà di non essere d’accordo, ogni persona ha la propria maniera di vedere le cose".

La paura di morire per il covid

Orietta parlando dell'attuale situazione covid non può non ricordare il 2020, quando sia lei sia il marito sono risultati positivi: «Ci volevano portare in ospedale, ma Osvaldo disse: "Voglio morire qui, nel mio letto", e io gli risposi "Ok, facciamolo, così siamo insieme"». Un racconto toccante quello della cantante che lascia intendere quando i due ancora si amino: «Pensiamo sempre allo stesso modo, abbiamo vissuto così tanto tempo uniti che la sera non capita mai di dire “non sai cosa mi è successo oggi”».

E parlando dei contagi Berti ha detto la sua sulla questione concerto dei Maneskin: «Spostare un concerto a cui magari tante persone lavorano da un anno è una parola. E poi, se lo sposti di due settimane, cosa cambia? I rischi sono gli stessi, perché questa è una cosa lunga. Meglio andarci con le mascherine: bisogna convivere con il rischio". "Sono una donna di spettacolo - ha poi aggiunto - e magari qualcuno dirà “lo dici perché a voi conviene”. Ma, allora, se bisogna privilegiare la sicurezza, bisogna spostare i concerti avanti di mesi, e farlo con tutti».

La nuova carriera 

Una donna che ha sempre saputo rinnovarsi come dimostrano le sue collaborazioni con Fedez e Achille Lauro. Sulle giovani promesse della musica italiana ha un'idea ben precisa: «Noi eravamo più timidi alla loro età, anche se ricordo Franco Battiato che si vestiva già in modo stravagante. Ma erano altri tempi. Adesso, invece, te lo aspetti: quando vedi Achille Lauro con un completo e la cravatta ci rimani, perché te lo aspetti nudo. Ma i valori sono gli stessi».

«Fedez è un padre che si commuove quando sente la voce dei suoi figli - ha aggiunto Berti - Ho fatto tante cose con questi ragazzi giovani, anche a Sanremo, e li vedo che si atteggiano, sembrano così sicuri, ma, quando parli con loro lontano dalle telecamere, sono dei cuccioloni che hanno voglia di arrivare per dare una gioia ai genitori o alla fidanzata. È sempre uguale, cambia solo il modo di atteggiarsi».

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