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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Paolo Brosio contro la Cei: “La messa di Natale anticipata è una follia. Così si rinnegano i valori cristiani”

Il giornalista critica l'ipotesi di un eventuale spostamento della funzione religiosa per via del coprifuoco anti Covid

"Ormai la Cei è sempre prona di fronte a qualsiasi richiesta del Governo e questo non è un bel segnale. Non ci si può trincerare sempre dietro le sciagure e i morti e rinnegare i valori cristiani! La messa di mezzanotte non ce la possono rubare, se ce la rubano, vorrà dire che i 5 Stelle, che sono già in picchiata, perderanno anche i voti dei cattolici del Pd'': così Paolo Brosio commenta all'Adnkronos le polemiche scatenate dopo l'ipotesi di un eventuale spostamento della Messa di Natale alle 22 a causa del coprifuoco anti Covid.

''Questo Governo ormai, in nome di un tecnicismo esasperato limita le anche le libertà religiose, se il virus gira a mezzanotte gira anche alle 22!” ha sottolineato il giornalista: “E' una follia, è come se Madonna avesse anticipato le doglie, ma cosa dobbiamo fare di questo povero Gesù? Perché non facciamo come in Polonia e cioè ad esempio aumentare le messe? Più anticipi la messa e più crei assembramenti. Con questa regola tanti anziani, per paura del virus andranno a messa perché ormai sono tutti scoraggiati”

La proposta di Paolo Brosio

Paolo Brosio ha anche avanzato delle proposte in occasione del Natale: "Fai un distanziamento obbligatorio, fai la messa fuori così possono andarci tutti!”, ha aggiunto il giornalista contrario al cambio della tradizionale liturgia: “C'è il Sagrato esterno con la scalinata, uno può sedersi all'aperto e seguire la messa come fanno a Lourdes e a Medjugorje”.

“Non si può destabilizzare la liturgia cattolica, ora i virologi ci devono dire anche quando dobbiamo pregare?”, ha concluso: “Già non ne azzeccano una, basta guardare cosa stanno facendo con i vaccini che di solito per essere sicuri vanno testati dai tre ai cinque anni e che loro vogliono mettere sul mercato dopo appena un anno”.

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