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Mercoledì, 24 Aprile 2024
le mance negli stivali

Romina Carrisi: "Ho lavorato in uno strip club"

La figlia di Al Bano e Romina fa una rivelazione su quando viveva a Los Angeles

"Volevo scendere dalle montagne russe, smettere di far parte di un film corale per il quale non avevo fatto nemmeno il provino", così Romina Carrisi spiega perché ha deciso, qualche anno fa, di lasciare l'Italia - dove l'attenzione mediatica nei confronti della sua famiglia era diventata troppo ingombrante per lei - e andare in America. A Los Angeles, nello specifico, per studiare recitazione: "Ho capito che l'attenzione morbosa non è un forma d'amore, soprattutto quando il pubblico di terze persone veniva e mi giudicava, mentre io crescevo e mi sentivo sola - racconta in un'intervista a Il Fatto Quotidiano - Ho studiato quattro anni a Los Angeles recitazione, improvvisazione e scrittura. Sono andata per studiare e preparami e ho capito che mi piace di più stare dall'altra parte delle telecamere: ho fatto anche l'attrice e mi piace stare in scena ma ho compreso che cercavo dei ruoli soprattutto per nascondermi".

Fondamentale è stato il percorso di psicoanalisi, iniziato sempre in quegli anni, che l'ha aiutata a trovare la sua dimensione: "Più che celarmi dentro un personaggio - dice - voglio essere libera di esprimere me stessa". A proposito di quel periodo trascorso negli Stati Uniti, Romina rivela: "Ho lavorato in uno strip club. Ogni tanto arrivava Quentin Tarantino: gli piaceva una ragazza che somigliava molto ad Uma Thurman". E ancora: "Noi cameriere eravamo costrette a dare tutte le mance al manager del locale, un tipo stron***: una sera un cliente iraniano s'innamora di me e mi rifila mance da 100 dollari, così correvo in bagno e m'infilavo di nascosto le banconote negli stivali. A fine serata il capo mi disse: 'Com'è che non hai tirato su manco dieci dollari?'. Io feci la faccia da svampita e me ne andai soddisfatta, con le banconote nello stivale".

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Un lavoro come tutti gli altri, assicura, che le ha permesso di "vivere una straordinaria normalità". Una possibilità non così scontata per la figlia di Al Bano e Romina, che conclude: "Non mi sono mai sentita una figlia di papà. Semplicemente avevo bisogno di provare esperienze nuove, di tuffarmi in un mondo completamente sconosciuto. Ho osservato molto, mi sono divertita, ho fatto incontri assurdi".

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