Sara Croce, il magnate Hormoz Vasfi rinuncia alla richiesta di un milione di euro
L'uomo è stato condannato dal tribunale di Pavia a rimborsare 30mila euro di spese legali
Il magnate Hormoz Vasfi rinuncia a fare causa contro l'ex fidanzata e showgirl Sara Croce a cui aveva chiesto un risarcimento di circa un milione di euro. La vicenda risale all'ottobre 2020 quando il petroliere chiamò a rispondere in solido l'ex fidanzata - assistita dall'avvocato Laura Cossar - e la madre Anna Maria Poillucci chiedendo un risarcimento milionario "per aver allacciato una relazione al solo fine di trarne un profitto economico per sé e per la sua famiglia, raggirando le buone intenzioni di un ricchissimo e noto uomo d'affari".
Ora la decisione del giudice civile di Pavia Simona Caterbi che ha dichiarato "la cessazione del contendente per intervenuta rinuncia all'azione da parte dell'attore". L'uomo d'affari, inoltre, è stato condannato a rimborsare alla 'Bonas' di 'Avanti un altro' e alla madre (anche lei citata in giudizio) le spese legali pari a 27.364 euro, più le spese generali. La rinuncia all'azione, "comportando la cessazione della materia del contendere" rende inevitabile il finale: "Il presente giudizio non può che concludersi con la pronuncia di una sentenza che attesta il venir meno dell'interesse delle parti alla prosecuzione del processo" recita ancora il provvedimento.
I regali costosissimi al centro della vicenda
Nel lungo atto di citazione la difesa del magnate parla di "una truffa" che sarebbe iniziata nel settembre 2019 quando Hormoz Vasfi e Sara Croce iniziano a frequentarsi. Un corteggiamento suggellato da lungo elenco di regali costosi come un gioiello Bulgari da 50mila euro o un orologio e un bracciale Cartier (totale 34mila euro). Tra i soldi che si chiedono indietro c'è lo shopping di lusso - i 47mila euro spesi nelle migliori boutique di Dubai o i 66mila euro pagati a Parigi -, i viaggi esclusivi come il Capodanno trascorso insieme a Las Vegas, l'affitto dell'appartamento in via San Marco, in pieno centro a Milano, e la Land Rover da 45.600 euro. Viaggi e cene a cui vanno sommati i regali per compiacere la madre della giovane compagna e così la pretesa di risarcimento riguarda anche una lavatrice, cialde per il caffè e un dvd per complessivi 900 euro.
Sara Croce "ha recitato la parte della fidanzata innamorata", ma "non ha mai nutrito un sentimento sincero" e per questo le era stato chiesto di risarcire il danno patrimoniale quantificato in 1.051.548,72 euro. Una richiesta a cui Vasfi, prima della conclusione della causa civile, ha rinunciato: non solo non avrà il milione di euro chiesto, ma dovrà pagare circa 30mila euro di spese.