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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Selvaggia Lucarelli su Enea abbandonato a Milano: "Il padre ha il diritto all'oblio, la madre no"

Anche Sonia Bruganelli ha, indirettamente, espresso la sua posizione sul caso di Enea il piccolo lasciato nella Culla per la vita il giorno di Pasqua

Un bambino abbandonato il giorno di Pasqua nella Culla per la vita dell'ospedale Mangiagalli, con lui solo la lettera della madre nella quale spiega al suo piccolo Enea e a chi lo accudirà il perché della sua scelta.Una scelta che dovrebbe rimanere anonima e che invece è diventata di dominio pubblico dopo la decisione dell'ospedale e del professore  Fabio Mosca, direttore della Neonatologia e della Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico di Milano, di lanciare un appello invitando la donna a ripensarci. Una presa di posizione che ha diviso il Paese a metà: da una parte chi ha duramente commentato la presa di posizione, come Selvaggia Lucarelli, e dall'altra chi ha sentito l'esigenza di assecondare l'appello come Ezio Greggio. Il noto volto di Striscia la Notizia per le sue parole è stato ampiamente criticato. Greggio però ha prontamente risposto affermando che lui ha detto quello che ha detto dopo aver letto la lettera e aver compreso che si trattava di una "mamma in difficoltà che abbandona il suo bambino tanto amato, sperando che la sua vita sia meglio di quella che le può offrire lei".

Tra le numerose voci che si sono espresse in merito alla questione, come accennato, c'è anche quella di Lucarelli che su Instagram ha condiviso un lungo commento in cui ha espresso la sua opinione. Per lei, come poi ribadirà nelle storie, il problema non è tanto Greggio che si accoda all'appello ma il "sistema".

Selvaggia Lucarelli e il commento sulla divulgazione della notizia del bambino abbandonato

"Sto leggendo gli articoli (ovunque) su questa madre che avrebbe lasciato il proprio neonato in quella che oggi si chiama Culla per la vita e prima si chiamava Ruota dell’abbandono. Un luogo sicuro collegato ad un ospedale in cui lasciare un bambino che non si vuole o non si può crescere" così inizia la giornalista. "Un servizio giusto - si legge ancora -, se non fosse che nel momento in cui tu offri quel servizio per evitare che una madre, magari incapace di gestire la situazione, magari spaventata all’idea di doversi rivelare o dover dare spiegazioni, sarebbe cosa opportuna rispettare il silenzio. Il silenzio di chi ha preso una decisione cercando l’anonimato. Il chiasso di questi giorni è indelicato e profondamente sbagliato".

"Il Policlinico ha diffuso la notizia, ha condiviso con la stampa il testo della lettera lasciata dalla madre, ci si è lanciati in identikit parlando di giovane età visto lo slang 'giovanile' della lettera - sottolinea Lucarelli -. Il primario, addirittura, ha rilasciato un’intervista parlando di sconfitta della società e invitando la madre a ripensarci, se vorrà. Ecco". "Se io decidessi di non tenere mio figlio vorrei tutto tranne questo. Leggere sui giornali i titoli sulla mia scelta, il nome del bambino, i giudizi altrui, il testo della mia lettera spiattellato, il primario che ritiene la mia decisione una sconfitta per tutto il paese che non ha saputo ascoltare il mio grido di dolore (ma chi l’ha detto, poi?)".

Lucarelli termina con una provocazione che però fa riflettere: "Non sbandierate queste opportunità come prova di grande civiltà se poi la scelta di una madre anonima la gestite come un lancio stampa di Sanremo. E non stupitevi, soprattutto, se la prossima madre, magari spaventata dall’eventuale clamore, il neonato lo lascia in un cassonetto. P.s. Ora abbiamo anche Greggio che fa l’appello perché la donna ci ripensi. Ovviamente il padre non pervenuto, lui ha il diritto all’oblio". 

Tra i commenti al post è impossibile non notare quello di Sonia Bruganelli che offre tutto il suo sostegno e appoggio a Lucarelli. Una fila di mani che applaudono, nessuna parola scritta. Ma quelle emoticon racchiudono perfettamente la sua opinione, che poi è stessa che la giornalista ha scritto sul social

Nelle storie Instagram Selvaggia poi si ritaglia un altro spazio per commentare l'accanimento contro Greggio: "Vedo che improvvisamente si sono svegliati tutti e si sta dicendo che bisognava essere più discreti riguardo la faccenda della donna che ha lasciato il suo bambino nella Culla della vita al Policlinico. Che bisogna lasciarla in pace. Mi pare però che sia abbastanza ingiusto e fuori giovo prendersela con Ezio Greggio più che con il sistema che nelle ultime 48 ore ha creato il mostro. Il sistema è stato in primis l'ospedale e poi la stampa, che hanno sguazzato in questa storia come fosse, appunto, materia da dare in pasto a tutti".

Il commento di Sonia Bruganelli

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