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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Selvaggia Lucarelli sulla morte del cane: "Migliaia di euro tra cure e veterinari, nessuno ha capito"

Sui social il racconto degli ultimi mesi di vita dell'amato Cavalier King e il rimpianto di non aver scoperto in tempo la malattia

A una settimana dalla morte di Godzilla, l'amato Cavalier King, Selvaggia Lucarelli rompe il silenzio sui social e svela i motivi. "Me lo avete chiesto in tanti" scrive, mettendo in comune la sua esperienza sperando possa essere d'aiuto ad altri proprietari di cani che si trovano nella stessa situazione. 

La scomparsa dell'amico a 4 zampe è stata del tutto inaspettata in famiglia, nonostante avesse dei problemi al cuore: "Sapevamo che non sarebbe diventato un vecchietto, ma pensavamo che ce l'avrebbe portato via il cuore. E invece no, ce l'ha portato via una cosa di cui non sapevamo neppure il nome". Godzilla aveva quasi 10 anni e le sue condizioni di salute si sono aggravate un anno e mezzo fa: "Sotto capodanno a Milano nevica e noi lo portiamo a giocare sulla neve, al parco del Portello. Lui era al guinzaglio e siccome era il cane più buono del mondo ma non un fulmine di guerra, non ha capito che il laghetto ghiacciato era appunto un laghetto ghiacciato e ci è finito dentro correndo - racconta la giornalista - Lo abbiamo tirato su, lo abbiamo asciugato e riscaldato a casa, fatto sta che dopo qualche giorno lo trovo in piedi in salotto, in una specie di trance, che respirava male. Andiamo di corsa dal veterinario, che ci dice di andare nella clinica più prestigiosa di Milano perché è grave e necessità di cure specifiche. Diagnosi: edema polmonare. Prognosi riservata. Non sappiamo se sopravviverà. Dopo due giorni di ossigeno Godzilla torna a casa. E lì inizia la somministrazione di farmaci. Molti farmaci per il cuore. Un po' fa male il cuore anche a noi. Mezza pasticca di questo, mezza dell'altra, diuretici, Fortekor etc.. Lorenzo alla fine diventa una specie di alchimista. Godzilla ha una grave cardiopatia ma si stabilizza. Sopravvive perfino all'estate siciliana con 50 gradi all'ombra, vede per la prima volta le libellule, le insegue, è felice". Lo scorso autunno una ricaduta: "Inizia a faticare un po' nel camminare a lungo. Le passeggiate diventano sempre più brevi. Vabbè, è il cuore, pensiamo noi. Sta invecchiando. Ha una zampa un po' infiammata, il veterinario cerca una spina, non la trova. Dopo le feste inizia un po' a ingrassare. Si gonfia. Del resto ha una fame insolita, mi strappa quasi il cibo dalle mani e beve anche tantissimo. Saranno i diuretici. E' diventato golosissimo, pensiamo".

Il tracollo in pochi mesi

Nel frattempo inizia a cambiare anche il pelo, diventando più rado e ruvido, e a febbraio torna sempre nella stessa "prestigiosa clinica" per altri esami. "Il cuore va bene, la zampa niente da segnalare. Ma allora che ha quella zampa?" si chiedevano Selvaggia Lucarelli e il compagno. Poi il tracollo: "Prima tocca all'occhio: prolasso terza palpebra. Non può essere operato, ha il cuore troppo malato per un'anestesia. Cammina sempre meno. In compenso ha sempre più fame, quando mi distraggo ruba anche il cibo ai gatti. Riesce a bere una ciotola d'acqua in pochi secondi". La zampa peggiora sempre di più, finché non vanno da una veterinaria vicino casa: "Guardando la sua pancia gonfia, il pelo rado e non so che dice: 'Secondo me ha il cushing'. Cosa diavolo è il cushing? Siamo ai primi di maggio. La zampa si piega sempre di più, sembra spezzata. Un'altra clinica, quella in cui morirà, ci dice che ha una sublussazione".

Cos'è il cushing

Se ne sente parlare pochissimo del cushing, spesso confuso con i sintomi della vecchiaia. Selvaggia Lucarelli spiega cos'è: "E' un problema all'ipofisi, produce un eccesso di cortisolo. Sintomi: fame e sete eccessivi. Perdita di pelo specie sul dorso. Pancia 'a botte'. Debolezza muscolare. Cecità. Affanno. Riluttanza all'esercizio fisico. Infiammazioni". La diagnosi giusta era quella della veterinaria. E qui monta un po' la rabbia di Selvaggia Lucarelli: "Abbiamo speso migliaia di euro tra cure e veterinari e nessuno ha capito, se non quando era tardi, se non una veterinaria da cui non eravamo mai andati perché pensavamo non fosse abbastanza brava, chissà. Nel giro di pochi giorni Godzilla ha smesso di camminare. Lo portavamo a fare i bisogni in braccio. Ci hanno detto che non valeva la pena neppure fare gli esami per il cushing e che la terapia non sarebbe servita ormai. Godzilla era arrivato a fine corsa". La decisione era inevitabile: "Lo abbiamo portato in clinica, non c'era più niente da fare. Ci hanno dato qualche minuto per salutarlo. L'ho preso in braccio, l'ho tenuto stretto. Abbiamo pianto. Poi il veterinario gli ha messo l'adesivo azzurro sulla zampina. La puntura per addormentarlo. Non ha neppure chiuso gli occhi, erano troppo gonfi e malandati. E' morto con gli occhi aperti".

L'appello di Selvaggia Lucarelli: "Unite i puntini e regalate altro tempo al vostro cane"

Se avessero scoperto prima la malattia le cose sarebbero andate diversamente: "Poteva avere un po' di tempo in più - si legge alla fine del lungo post - Non sono neppure arrabbiata. Sono solo triste. E mi sento in colpa perché non mi perdono di non essere stata capace di unire i puntini. Ho scritto questo perché il cushing è insidioso e può essere confuso con i sintomi della vecchiaia, magari voi unite i puntini e regalate altro tempo al vostro cane".

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