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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Sorbillo replica a Briatore: "Si può fare pizza di qualità anche a basso prezzo, tutti ne hanno diritto"

Il famoso pizzaiolo napoletano risponde così alle provocatorie affermazioni dell'imprenditore che aveva messo in dubbio la qualità dei prodotti partenopei

Quindici euro per una margherita, ma il prezzo sale se si sceglie una pizza con più ingredienti o con un condimento esclusivo. Il menu di Crazy Pizza, la catena di pizzerie di proprietà di Flavio Briatore - presente a Londra, Monte Carlo, Milano e Roma - non è proprio alla portata di tutti ma a far inviperire pizzaioli e amanti del piatto tipico napoletano famoso in tutto il mondo sono state le affermazioni dell'imprenditore, che ha messo in dubbio la qualità dei prodotti partenopei visto i prezzi contenuti. "Noi mettiamo i migliori ingredienti sul mercato, gli altri come la vendono a quattro o cinque euro?" ha detto provocatoriamente, incalzando: "Che ci mettono dentro? Devono pagare fornitore, l'iva, pagare tasse. O vendi 50 mila pizze al giorno o non capisco".

A replicare è il re della pizza napoletana, Gino Sorbillo, che dopo aver offerto ieri pizza gratis ai passanti in via dei Tribunali, a Napoli, ha tuonato: "La pizza deve restare un prodotto per tutti, venderla a 65 euro è un'offesa alla tradizione". Insieme a lui anche altri pizzaioli: "Abbiamo fatto un'azione generosa tipica del popolo napoletano - ha detto ai microfoni di Rtl durante Non stop news - per far capire che questa pizza è, è stata e sarà un prodotto popolare accessibile a tutti. La nostra pizza è venduta a bambini, ad anziani, a giovani, a disoccupati. Tutti devono aver diritto a una semplice pizza. Poi è normale che nel menu ci possono essere pizze più costose, ma le pizze basiche devono essere accessibili a tutti".

Sorbillo è tornato sulle parole di Briatore, che ha provato a contattare: "Ha un po' screditato la nostra pizza per il prezzo a cui la vendiamo. Non ci siamo sentiti. Io però mi sono invitato da lui, gli ho detto che questa è la nostra risposta, che si può fare qualità. Il 99,9% delle pizzerie in Italia ha prezzi medi che vanno dai 5€ ai 12€, non arrivano a 70€ a pizza. Se vuole per riappacificarci potremmo fare una serata a quattro mani da lui, veniamo io e la mia squadra di pizzaioli per offrire e far conoscere anche ai suoi clienti abituati a pizze gourmet anche la tipica pizza napoletana. Quello è un sano confronto. Gli ho lasciato il numero di telefono ma ancora non mi ha risposto".

La pizza di Sorbillo

Il riscontro più importante è sempre quello dei clienti, ha spiegato ancora Sorbillo: "Già soltanto vedendo le loro reazioni nel mangiare la pizza per me è tanto. Sono cresciuto vedendo come meglio arrivare al cuore delle persone con una pizza. Ho cercato di fare pizze sartoriali, pizze che non fossero solo dei dischi di pasta serviti per sfamare le persone e basta ma che potessero avere anche un messaggio di generosità, ma anche di territorio, di resistenza, di coraggio, di presenza. Questa cosa mi ha consentito di crescere e poi sono arrivati dei premi e dei riconoscimenti. Il tutto mi ha fatto rimanere sempre lo stesso". Per lio l'ingrediente zero di una buona pizza è il calore: "Ho fatto e faccio pizze come quando un genitore prepara una cosa ai propri figli. C'è quell'amore particolare che si sente. Questa cosa è riuscita ad arrivare ai miei clienti anche con nuove aperture. Trasmetto l'idea di una spesa quotidiana, per fare pizzeria-impresa mi sono collegato alla casa e alle sensazioni di casa". E questo non ha prezzo.

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