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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Pratiful, la sentenza di Taormina: "Nessuna circonvenzione di incapace, sempre lucida e determinata"

Il noto avvocato era stato incaricato da Pamela Prati ma ha rimesso il mandato dopo alcuni incontri molto oscuri con la showgirl e le sue due agenti

Sul Pratiful, il caso che sta appassionando l'Italia intera, interviene anche Carlo Taormina, incaricato settimane fa da Pamela Prati di assisterla. Un mandato rimesso nel giro di pochi giorni, quanto è bastato al noto avvocato di capire che c'era più di qualcosa che non andava in questa vicenda. 

Taormina ha raccontato tutto nella trasmissione 'Iceberg Lombardia', su Telelombardia, in onda venerdì sera. "Se mi sono sentito preso in giro? No, assolutamente - ha dichiarato, come riporta Dagospia - Chiunque viene in studio da me prima di essere creduto passa da determinati approfondimenti. Questa è un'industria quella della creazione di matrimoni finti, con vantaggio mediatico ed economico. Qui almeno la cosa è scoppiata e se c'è un esposto finalmente si potrà sventare una possibile truffa".

Pratiful, il racconto di Carlo Taormina

Ha provato ad andare a fondo, ma davanti si è trovato un muro: "Avevo chieso a Pamela Prati di farmi chiamare da Mark Caltagirone e a questa domanda non c'era stata risposta, nemmeno a mia precisa richiesta mi è stata mostrata alcuna fotografia. La Prati non poteva non essere a conoscenza che si trattava di una situazione uguale a tante altre, compresa la vicenda della Miconi". Inutili i tentativi di coinvolgero in tv: "Volevano che andassi da Barbara d'Urso a testimoniare che Mark Caltagirone esisteva - ha raccontato ancora - Fu Pamela Prati a chiedermi questa cosa. Io ho detto di no, non sono caduto nella loro trappola. Sarei risultato una pedina della truffa complessiva. Ho tenuto il gioco fino a quando ho avuto la prova in mano che fosse una farsa. E cosi ho rimesso il mandato".

"Due tre mesi fa sono venute nel mio studio - ha spiegato Taormina - La Prati capì subito che non si poteva scherzare. E' arrivata con la sua agente. La Prati voleva dettare la linea difensiva. Intendeva dirmi come mi sarei dovuto comportare. A me è sembrata sempre molto lucida e determinata, impossibile prefigurare la circonvenzione di incapace. Pamela Prati ha sempre capito le cose come stavano, inizialmente era convinta di quello che stava facendo con le agenti, ma successivamente non lo so. Da una parte non mi convinceva più l'intesa tra le tre. Mi stavano prendendo in giro".

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