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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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U&D Story | Che fine ha fatto Carlotta Savorelli: "Oggi la vivrei con più leggerezza, l'ultima sera crollai in lacrime"

La sua non è stata una lunga permanenza nel dating show Mediaset ma abbastanza per entrare nel cuore di migliaia di followers. Nel programma non ha trovato l'amore ma è stato sicuramente un percorso molto prezioso a livello personale

Da un po' di tempo ha lasciato il parterre femminile del Trono over e ora guarda da spettatrice le dinamiche che nascono all'interno del dating show che l'ha vista protagonista nell'edizione 2019/2020. Carlotta Savorelli, bolognese, 37 anni, si è distinta per personalità e determinazione ma è ben presto tornata alla sua vita di sempre e dopo lo stop per la pandemia, da qualche settimana è rientrata anche al lavoro (club ed eventi).

Com’è la tua vita oggi? 

Conduco una vita normale, fatta di affetti, lavoro e momenti di relax e cura di me. Come una qualunque donna di 37 anni single! Ho il privilegio di poter variare ogni giornata (la routine mi distrugge!), quindi ad ogni risveglio la domanda di rito è “cosa devo fare oggi?!”. Questo per me è un grande valore aggiunto della mia vita, ma al contempo, richiede organizzazione e tanta memoria. Scrivere sull’agenda non è più sufficiente! La pandemia peraltro mi ha disabituata ad essere “multitasking”, molto dipende dall’allenamento mentale e fisico!

Perché avevi scelto di partecipare a Uomini e donne? 

La scelta è stata abbastanza di impulso. Parlai una sera con un ex tronista, che fa il dj, e mi raccontò un pò di quanto fosse autentico ciò che accadeva nello studio. Mi consigliò di provare per sbloccare la mia situazione sentimentale ormai stantia da qualche anno. Tornai a casa quella sera e aprii Instagram. Mi comparve un post sponsorizzato di UeD in cui comunicavano che erano aperte le candidature per il Trono over. Credo molto nella sincronicità delle cose, così inviai la mia risposta. Nei giorni successivi venni contatta per fare i provini e da lì è storia!

Com’è cambiata la tua vita dopo Uomini e donne? 

Ad oggi la mia vita non la trovo cambiata. Capita solo che qualcuno mi chieda se sono “Carlotta di Uomini e donne” seppure sia passato più di un anno e la mia permanenza sia stata davvero breve. Tra le cose belle rimaste da quella esperienza c’è sicuramente la community social che in parte si è creata grazie a quella partecipazione, ma tengo a precisare che non si è mai parlato del programma sui miei canali.

Cosa cambieresti del tuo percorso?

Sicuramente cercherei di vivere con più leggerezza le conoscenze. Mi sentivo sempre addosso una grande pressione…come se non avessi il tempo di vivere le emozioni per dare immediatamente una descrizione razionale. Questo mi portava a ragionare tanto, sicuramente troppo…e io sono già di mio una persona fin troppo cerebrale. I tempi sono serrati. Vedere una persona nella vita “normale” per 2-3 settimane (magari 1 volta a settimana) lascia la frequentazione ancora superficiale. All’interno del programma tutte le emozioni sono amplificate. Tutto è più veloce.

Lo rifaresti?

Assolutamente sì. Oltre ad aver conosciuto persone stupende, ad aver avuto il privilegio di essere trattata come una principessa, ho avuto la chance di capirmi e di vedere quanto ragiono sulle emozioni. Questa esperienza mi ha insegnato a non precludere un incontro, ad essere schietta fin da subito, ad ascoltarmi.

Raccontaci un aneddoto del dietro le quinte…

Aneddoti non ne ho molti perché tutto quello che succede si vede in video... Ricordo però una sera, l’ultima sera in cui ero ancora parte del programma. Ebbi un down emotivo pesante. Mi misi a piangere sulle scale del B&B dove alloggiavo. Avevo deciso di chiudere con un ragazzo dopo 3 uscite perché avevo capito che non ero interessata e che non sarebbe scattato nulla. Mi misi così in discussione che scoppiai a piangere. Prima chiamai mia mamma, poi la mia referente di redazione (“santa” Laura) e ad entrambe chiesi “Ma sono io sbagliata che non mi va mai bene nessuno?”. Ahahah! Se ripenso a quel momento sorrido, ma ricordo il senso di smarrimento di quella sera. Era inizio novembre dell’anno scorso, un momento storico pesante a causa del virus che sicuramente non mi ha aiutata, ma fu strano notare come questo programma mi avesse permesso di guardarmi dentro. Fortunatamente questa domanda ha trovato risposte nelle settimane successive…ma nel silenzio dei miei pensieri.

Sei rimasta in contatto con qualcuno del programma?

Sento poche persone del programma… tra le poche c’è Daniela, donna stupenda che di recente si è sposata. Sento sui social Ambra, la make up artist più brava che io abbia mai conosciuto. Ogni tanto Beatrice…la mia pseudo nipotina che ora vive oltre oceano con il suo nuovo amore…e fondamentalmente basta. Non avevo amicizie quando ero dentro. Gli amici li ho sempre avuti fuori e lontani da ipotetiche dinamiche di teatrini che avrebbero rovinato il mio soggiorno nel programma. Della parte di staff invece non sento più nessuno.

Segui ancora Uomini e donne? 

Lo seguo di rado onestamente. In un certo senso mi dispiace non farne più parte quindi c’è un pò di “occhio non vede cuore non duole”. Allo stesso tempo però, vedendo il parterre maschile, se fossi stata lì, avrei solo scaldato una sedia e non sarebbe stato utile né a me né al fine del programma.

Che rapporto hai con i tuoi followers?

Io non ho followers, ho una community di persone. Non so perché ma il termine “follower” o “seguace” mi ha sempre infastidita. Lascia sottintendere una forma di separazione tra chi è seguito e chi segue. Non so, sarò sicuramente strana io, ma amo l’uguaglianza e faccio di tutto per eliminare la distanza che c’è tra me e le persone della mia community. Dedico ore ai social, ma non tanto per la pubblicazione dei contenuti, quanto più per interagire con chi mi scrive. Scambiamo opinioni, creiamo dibattiti attraverso i miei “spiegoni” (termine simpatico per identificare un monologo in cui racconto il mio punto di vista su un tema) e ne discutiamo in privato. Sono molto molto contenta di quanto affetto ci sia dietro al mio social...c’è rispetto, volontà di unione, supporto, confronto. Molte persone risuonano con me per la psoriasi, altre per il cercare di mantenere sempre positivo il pensiero nonostante le avversità quotidiane, altri ancora perché mi dicono che infondo serenità ed allegria insomma, quando rischio di smarrirmi, ci sono i Totter’s ad allungami la mano!!

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