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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il Papa: "Essere gay non un crimine ma un peccato", Luxuria: "Ancora tanta strada da fare"

Vladimir Luxuria commenta le recenti dichiarazioni di papa Francesco sull'omosessualità e, per quanto apprezzi l'apertura del pontefice, ammette che ancora molto da fare per la comunità Lgbtq+

Vladimir Luxuria ha deciso di rispondere alle recenti dichiarazioni di Papa Francesco che ha affermato, in un'intervista con l'Associated Press, che "l'omosessualità non è un crimine, ma un peccato". Dichiarazioni, quelle del Papa, che sono state accolte da un lato come uno spiraglio di luce da parte della comunità Lgbtqia+, di cui la stessa Luxuria fa parte, ma anche come un segno che la strada per la totale accettazione è ancora lunga.

L'ex opinionista dell'Isola dei Famosi, infatti, ha rivelato all'Adnkronos, che le parole del Pontefice sono molto importanti. Poi, però. ha specificato: "Certo la strada da fare è ancora lunga. Il passo avanti rispetto al passato è quello di condannare quei paesi che criminalizzano l’omosessualità. Rispetto ad altre grandi religioni monoteiste mi sembra che questo Papa stia facendo di più. Nel 2008 il Vaticano non volle ratificare la condanna ai paesi che criminalizzavamo l’omosessualità, tanto è vero che all’epoca feci una manifestazione di protesta in cui avevo un cappio al collo per ricordare che ancora oggi ci sono delle Nazioni che condannano l’omosessualità e dove per gli omosessuali è prevista l’impiccagione e comunque la pena di morte''. 

Luxuria, poi, ha detto quanto le parole di Papa Bergoglio siano dei passi in avanti in termini di linguaggio e il linguaggio, in questi casi, è molto importante.

"Aver detto che i Vescovi che non accolgono la comunità Lgbt devono convertirsi è una frase molto forte - dice Luxuria -. Diversamente da chi ancora crede nelle terapie riparatrici di conversione per gli omosessuali, il più alto rappresentate della chiesa cattolica dice invece che si deve convertire chi non vuole accogliere. Poi certo la strada da fare è ancora lunga perché si sa che secondo la dottrina cattolica non è un peccato essere omosessuali ma è un peccato praticare l’omosessualità, che è una sorta di invito all’astinenza o peggio ancora alla schizofrenia. Ma almeno questa strada che prima era chiusa è stata imboccata. È vero - conclude Luxuria - il Papa dice che l’omosessualità è un peccato ma dice anche che è un peccato non essere caritatevoli e che è un peccato condannare e criminalizzare l’omosessualità. E questo è molto importante''.

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