Yolanthe Cabau, moglie di Sneijder, nel video hot
Yolanthe Cabau, moglie di Wesley Sneijder, è al centro delle polemiche in Turchia a causa di un video hot, in cui è l'attrice principale. Il calciatore passerà al Galatasaray? Quando il gossip si intreccia col calcio
Yolanthe Cabau è nell'occhio del ciclone, oltre che nei vostri! Tutto questo a causa, o per merito, di un video hot, che ha fatto presto il giro della rete, diventando motivo di commenti che riguardano la sua prorompente fisicità. Si tratta di un cortometraggio, girato nel non troppo lontano 2006, ma rimbalzato agli onori del gossip solo di recente, da quando cioè è stato sollevato il polverone riguardante il calciomercato degli ultimi giorni.
Yolanthe è la moglie del calciatore Wesley Snejder, che dovrebbe essere trasferito dall'Inter al Galatasaray, squadra turca dalle grandi ambizioni. In questi giorni il caso si è fatto molto più intricato e non si sa bene se, a complicare il passaggio di Wes tra i due club, sia intervenuto appunto il video di Yolanthe. Si tratta di un contenuto decisamente hot, che mostra la moglie di Sneijder in intimo, e non solo: nelle immagini, che tutti hanno ormai visto sebbene gli sforzi di tenerlo nascosto, si vede la Cabau sedurre un ragazzino con una lingerie turchese e mettendosi persino in posa...!!! Il filmino finisce in modo ambiguamente tragico: il piccolo uomo non riesce a sfogare i suoi istinti, in quanto sopraggiungono nel boschetto i quattro gelosissimi fratelli di lei, che lo fanno saltare in aria. Tranquilli, è stato soltanto un sogno del ragazzino...o incubo, che vogliate.
Comunque sia andata a finire, il cortometraggio, girato dal regista Lodewijk Crijns, ha sollevato le indignazioni di un gruppo di tifosi del Galatasaray, che stanno osteggiando in ogni modo il trasferimento di Sneijder. Motivo? La moglie è accusata di vilipendio alla religione. E a nulla son valse le foto di Yolanthe e Wesley innamorati, per difenderla da critiche e offese: il passato è tornato a galla impietoso e il web non sempre perdona.
