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Venerdì, 19 Aprile 2024
Gossip

Zalone VS Lucarelli 1-1: la "tettona che fa tv" accorcia le distanze

Scambio di battute velenose tra il comico e la giornalista che risponde per le rime alle critiche "maschiliste"

Al Festival della Tv di Dogliani, kermesse che premia i migliori personaggi televisivi e mediatici, Checco Zalone era tra gli ospiti più attesi. Il comico re del box office, campione di incassi  questo inverno con "Sole a catinelle", non ha deluso le aspettative del pubblico regalando gag di grande ilarità, ma lasciando spazio anche a qualche polemica del "day after".

Ad alzare il polverone è stata una frecciatina lanciata da Zalone contro Selvaggia Lucarelli, definita dal comico "la tettona che fa tv che ha detto che ho colpito il figlio", rispondendo a chi gli ha chiesto quale critica gli avesse dato più fastidio. La giornalista, che su Libero aveva scritto un articolo in cui affermava che l'ultimo film di Zalone non rappresentava in modo appropriato i figli di separati, ha incassato il colpo ma non ci ha messo un attimo a passare al contrattacco: "Avrei varie cosette da dire ma mi limito a due, caro Checco - ha scritto la Lucarelli sulla sua pagina Facebook - La prima è che trovo deprimente il fatto che nella marea di stroncature feroci ai tuoi film e ad accuse di essere becero, volgare o addirittura filo-berlusconiano, tu vada a citare me e tutto sommato una critica in cui si parlava di sentimenti e questioni dolorose come le separazioni e il modo in cui i figli andrebbero protetti. Davvero coraggioso prendersela con me, anziché con nomi altisonanti, magari di una certa sinistra, che ti liquidano come un cabarettista miracolato".

Poi torna sull'appellativo abbastanza maschilista e affonda il colpo finale: "La tettona che fa tv. Quanta mestizia - si legge ancora nel post - Vorrei vederti a chiamare un critico o un giornalista uomo 'quel ciccione o quel vecchio o quel culone che va in tv'. E non accade perchè a un uomo poco evoluto la critica da una donna con le tette non va giù, la donna con le tette non scrive, va in tv. Allora io ti dico una cosa Checco: hai una figlia piccola. Mi auguro per te e per lei che se mai vorrà fare un mestiere splendido come quello di scrivere, possa essere giudicata sempre e solo per quello che scriverà , e non per la sua taglia di reggiseno. E fossi in te, contribuirei a prepararle un mondo migliore, popolato da uomini migliori, in cui il rispetto per le donne sia proporzionale ai tuoi incassi al cinema e non ai capelli che hai in testa. (e ora con le battute becere siamo pari)".


 

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