L'Italia non è green, ecco la classifica dei 10 paesi attenti all'ambiente

In questi giorni, in Italia si parla tanto di emergenza siccità e smog. A causa dell'alta pressione non piove e le temperature, anche se siamo a febbraio, sono primaverili. Le polveri sottoli abbondano nell'aria rendendo le città irrespirabili. I grandi fiumi del Belpaese, Po compreso sono a secco; basterebbero questi fatti per dire che il Belpaese non naviga in buone acque dal punto di vista ambientale. A ribadire il dato di fatto è anche la classifica dell'Environmental Performance Index 2016 (Epi) che ogni anno analizza gli impatti ambientali di 180 Paesi per poi stabilire chi fa bene e chi no. Secondo tale studio, l'Italia è in caduta libera: si collaca al 29esimo posto della classifica dei Paesi green e fa peggio di qualche anno fa; nel 2014 era 22esimo e nel 2012 era addirittura all’ottavo posto. 

L'Environmental Performance Index 2016. Lanciato in occasione del World Economic Forum, l'Epi è giunto al suo 15esimo anno di vita ed è oggi più che mai importante per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, ancor di più dopo l'accordo internazionale sui cambiamenti climatici raggiunto a Parigi solo un mese fa. L'indice è calcolato dai ricercatori della Yale University statunitense e dalla Columbia University, in collaborazione con il World Economic Forum e si ottiene dalla somma di 20 indicatori raggruppati in due macro aree: salute dell’essere umano e protezione dell’ecosistema. Tra gli indicatori, la quaità dell'aria e dell'acqua, lo stato delle foreste, l'agricoltura e la pesca.

La top ten di chi sta investendo nell'ambiente. Ai primi tre posti quest’anno troviamo la Finlandia, l’Islanda e la Svezia. A seguire Danimarca, Slovenia, Spagna, Portogallo, Estonia e Malta. L'anno scorso sul podio: Svizzera, Lussemburgo e Australia.