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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La ricetta italiana per far decollare l’efficienza energetica

Il 9 e 10 dicembre si è svolta a Roma la sesta Conferenza nazionale sull’efficienza energetica, organizzata dall’associazione ambientalista “Amici della Terra”. Queste le proposte

La sesta Conferenza nazionale sull’efficienza energetica, organizzata dall’associazione ambientalista “Amici della Terra”, si è svolta nelle giornate del 9 e 10 dicembre nel bellissimo scenario di palazzo Rospigliosi a Roma. Una due giorni per fare il punto sulle politiche energetico-climatiche italiane, ma anche europee.

La Conferenza si è aperta con l’analisi dell’ultimo rapporto sull’efficienza energetica redatto dall’associazione ambientalista stessa. Secondo i dati del 2013 e del 2014 – si legge nel Rapporto - l’Italia ha sostanzialmente raggiunto, con sei anni di anticipo, gli obiettivi delle politiche energetico-ambientali dell’Unione Europea contro i cambiamenti climatici. In particolare:
• nel 2014 le emissioni di gas serra in Italia sono diminuite di circa il 19% rispetto al 1990 in relazione ad un obiettivo generale per l’UE del 20% per il 2020;
• la penetrazione delle fonti rinnovabili nei consumi finali di energia in Italia ha raggiunto nel 2014 circa il 17%, conseguendo l’obiettivo obbligatorio al 2020 fissato dall’UE al 17%;
• nel 2014 il consumo di energia primaria (utilizzato come indicatore per l’efficienza energetica) ha segnato una riduzione di circa il 31% (superiore a quella del 20% fissata come obiettivo 2020 dalla UE) rispetto ai consumi previsti dallo scenario riferimento indicato dalla UE. La medesima situazione si riscontra anche negli altri Paesi europei. Dati certamente positivi ma che non devono completamente rallegrarci: infatti si consuma meno soprattutto a causa della crisi. Le politiche energetico-climatiche italiane ed europee, infatti, si sono rivelate costose e inefficaci: questo è emerso nel corso del primo tavolo di lavori. Sono necessarie misure nuove e l’associazione non manca di fare le sue proposte, di dare la sua “ricetta italiana”.

 “La “ricetta italiana”, richiamata nel titolo dell’evento – ha detto Rosa Filippini, presidente degli Amici della Terra, consiste proprio nell’adozione dell’efficienza energetica come perno delle politiche di ripresa economica. Se l’Italia sarà in grado di valorizzare la tradizionale capacità delle proprie imprese di innovare i processi produttivi attraverso tecnologie efficienti, la svolta proposta dagli Amici della Terra può divenire la ricetta da portare in sede comunitaria per la definizione di nuove politiche energetico-ambientali per il 2030”.

Ecco cosa prevede questa ricetta italiana. Prima di tutto l’Associazione propone l’adozione di un diverso indicatore rispetto al calo dei consumi, che possa esprimere il miglioramento di efficienza energetica in modo collegato alla crescita della competitività del Paese.
C’è bisogno, inoltre, di un programma europeo di riduzione della quantità di energia impiegata per unità di prodotto o di servizio con lo scopo di ridurre i consumi e le emissioni di CO2. Un programma che deve essere corredato da obiettivi per macrosettori specifici.
Nel caso specifico del nostro Paese Il nuovo obiettivo 2020 dovrà essere quello di ridurre l’intensità energetica del 15% rispetto al 2010 e del 25% nel 2030. Per dare concretezza a ciò, è necessario che il nuovo obiettivo globale di riduzione dell’intensità energetica per il 2020 sia strettamente collegato ad obiettivi settoriali di miglioramento dell’efficienza energetica, in modo particolare nel settore industriale, terziario, agricoltura, trasporti e residenziale. L’altra proposta riguarda il superamento della tariffa progressiva che penalizza gli usi efficienti del vettore elettrico.

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