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Giovedì, 18 Aprile 2024
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"Accendiamo il sole a Lampedusa", raccolta fondi per l'energia pulita sull'isola

Oggi l'energia viene prodotta quasi in toto dal petrolio. Al via una campagna di crowdfunding per realizzare un impianto fotovoltaico da 40 kWh da installare sul tetto del Municipio. Si risparmierebbero circa 200 mila euro

L'isola di Lampedusa è oggetto di un paradosso che accomuna molte delle isole minori italiane non collegate alla rete elettrica nazionale: nonostante il sole e il vento non manchino, produce la quasi totalità della propria energia dal petrolio. Una fonte energetica sporca, inquinante e molto costosa, pagata in bolletta da tutti noi con oltre 60 milioni di euro di incentivi ogni anno. Una situazione che Greenpeace vuole cambiare al più presto. Per raggiungere lo scopo l'associazione ambientalista ha deciso di festeggiare i suoi trent'anni lanciando la raccolta fondi “Accendiamo il sole” con la quale verrà finanziato un impianto fotovoltaico da 40 kWh da installare sul tetto del Municipio dell'isola siciliana.

"Per il nostro trentesimo compleanno vogliamo fare un gesto concreto, e con l’aiuto di tutti metteremo un primo importante mattoncino per un futuro 100 per cento rinnovabile per Lampedusa e per tutti noi. Questo impianto permetterà ai cittadini dell’isola di risparmiare circa 200 mila euro, evitando allo stesso tempo l’immissione in atmosfera di quasi 300 tonnellate di CO2, l’equivalente delle emissioni catturate da oltre 7 mila e 300 alberi in 10 anni", dichiara Luca Iacoboni, responsabile campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia.

Il progetto è già stato autorizzato lo scorso anno sia dall’amministrazione dell’isola che dalla Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Agrigento, ma è stato nel frattempo bloccato da un cortocircuito burocratico che ha impedito l’accesso ai fondi di finanziamento. "Una situazione non nuova nel nostro Paese, in particolare per il settore delle rinnovabili - spiega Greenpeace in una nota - in cui l’eccesso di burocrazia è spesso la più grande barriera allo sviluppo delle energie pulite, sia per i cittadini che per i grandi investitori".

"Il nostro è anche un gesto di pace. Lampedusa infatti non è solo un’isola bellissima, ma è anche un simbolo di accoglienza per tante persone che fuggono da povertà e guerre. Guerre in molti casi causate anche da quello stesso petrolio utilizzato per produrre energia vecchia e sporca. Il sole invece non solo rappresenta energia pulita, ma è anche un segno di speranza. Per i nostri trent’anni non spegneremo nessuna candelina, per i nostri trent’anni vogliamo accendere il sole", conclude Iacoboni.

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