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Martedì, 16 Aprile 2024
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Latte, burro e formaggi, per l'Europa non possono essere vegetariani

Latte di soia, burro di tofu, formaggio vegetale, panna veggie addio: tutte denominazioni che andranno in pensione. Lo ha stabilito la corte di Giustizia Europea. La normativa comunitaria riserva le denominazioni crema, burro, formaggio e yogurt a derivati animale

I prodotti vegetariani e vegani non possono essere commercializzati con denominazioni come "latte", "crema di latte o panna", "burro", "formaggio" e "yogurt", che il diritto comunitario riserva ai prodotti di origine animale. Lo ha stabilito la Corte europea di Giustizia. La normativa Ue riserva infatti le denominazioni come "crema di latte o panna", "chantilly" , "burro", "formaggio" e "yogurt", unicamente ai prodotti lattiero-caseari, vale a dire i prodotti derivati dal latte.

Anche l'aggiunta di indicazioni descrittive o esplicative che indicano l'origine vegetale del prodotto in questione, non influisce su tale divieto. 

Quindi addio burro di tofu, addio formaggio vegetale, addio panna "veggie". La sentenza prendere origine da una causa tra la società tedesca TofuTown e l'associazione "Verband Sozialer Wettbewerb".

Esistono delle eccezioni, comunque, espressamente previste dalla normativa, come per il prodotto tradizionalmente denominato "crème de riz" in francese. Allo stesso modo, tra le eccezioni, è ammessa esplicitamente, a certe condizioni, anche l'utilizzazione, nella denominazione inglese di un prodotto, del termine inglese "cream" con un termine complementare, in particolare per designare bevande alcoliche o zuppe.

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