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Mercoledì, 24 Aprile 2024
ALLARME CALDO

E' un settembre pazzo, temperature da record e ozono alle stelle: salute e colture a rischio

I cambiamenti climatici si fanno sentire anche in Italia con una temperatura media estiva superiore di 0,95 gradi rispetto alla media del periodo. A Firenze e Genova è allarme per la salute. E anche l'agricoltura e l'allevamento sono in difficoltà

Una volta ad essere pazzo era marzo. Adesso anche settembre non scherza: la colonnina di mercurio sale sempre di più con temperature decisamente fuori stagione, che al Nord hanno raggiunto anche i 33 gradi. A preoccupare non è solo il caldo anomalo che ha portato l'allerta per le ondate di calore a Firenze, e lanciato l'allarme ozono a Genova, dove le stazioni di rilevamento della qualità dell'aria hanno registrato il superamento dei limiti, uno dei tanti effetti proprio del meteo impazzito. Ad accendere i riflettori sull'estate più calda di sempre, a livello globale, è Coldiretti citando i dati climatologici della Nasa che da 136 anni rileva le temperature del pianeta.

"I cambiamenti climatici - sottolinea la Coldiretti - si fanno sentire anche in Italia con una temperatura media estiva superiore di 0,95 gradi rispetto alla media del periodo di riferimento con una piovosità ridotta del 4% secondo le rilevazioni Isac Cnr. Le città e le campagne sono divise tra temperature bollenti e violenti nubifragi che hanno provocato sconvolgimenti ambientali e pesanti danni all'agricoltura".

Purtroppo i problemi non sono finiti qua: "la siccità estiva e le alte temperature hanno ridotto la disponibilità di erba sui pascoli alpini piemontesi obbligando i malgari a lasciare gli alpeggi in anticipo rispetto alla tradizionale scadenza di fine settembre. Vi sono oggettive difficoltà per abbeverare il bestiame a causa della carenza d'acqua pressoché totale nelle sorgenti mentre l'erba secca fa scivolare gli animali d'alpeggio che rischiano di farsi male". 

Non va meglio in Sardegna: la Gallura sta affrontando una delle stagioni estive più difficili degli ultimi decenni per la mancanza di acqua che mette a rischio colture tradizionali come i carciofi mentre l'alto numero di incendi ha mandato in fumo centinaia di ettari di territorio.

Le alte temperature e l'assenza di pioggia fanno sì che le zanzare in circolazione siano ancora molte, così come altri insetti che attaccono le coltivazioni con danni consistenti e forti preoccupazioni per il prossimo anno.

"Siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici in atto con pesanti effetti sull'agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni - conclude la Coldiretti - ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo".
 

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