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Giovedì, 18 Aprile 2024
COLTIVAZIONI SCONVOLTE

Il clima è impazzito: temperature su di 3,5 gradi, fragole già mature

Il caldo inverno ha fatto anticipare la maturazione delle primizie di circa un mese, così al mercato si possono trovare frutti e verdure non di stagione. Coldiretti: "Una nuova sfida che le imprese agricole italiane e le istituzioni devono affrontare"

Il clima è ufficialmente impazzito. L’inverno quasi inesistente, con temperature sopra la media di 3,5 gradi, ha fatto accelerare la maturazione di tutte le primizie sconvolgendo dunque anche l'agricoltura. Nei banchi dei mercati della Capitale si vende già, in anticipo di quasi un mese, il carciofo romanesco; le prime fragole che sono state raccolte in Basilicata e destinate ai mercati nazionali ed esteri e in Puglia broccoli, cavolfiori e cime di rapa tardive sono diventate precoci con un anticipo di almeno un mese. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti del clima anomalo sulle coltivazioni.

Le campagne sono sconvolte da un inverno torrido che a gennaio ha fatto segnare una temperatura minima superiore di ben 1,9 gradi rispetto alla media del periodo, secondo i dati Ucea, dopo un 2015 che si è classificato come il più caldo da almeno 215 anni. Con questa finta primavera è possibile trovare una grande varietà di offerta Made in Italy a prezzi particolarmente convenienti, considerata la stagione, per effetto dell’accavallamento nella maturazione delle diverse varietà di ortaggi provocato dal clima. "E’ tuttavia importante verificare sempre l’origine nazionale in etichetta che - sostiene la Coldiretti - è obbligatoria per la frutta e verdura e privilegiare gli acquisti direttamente dagli agricoltori nelle aziende o nei mercati di campagna Amica dove i prodotti sono anche più freschi e durano di più".
 
"Se nei vigneti l’anomalia è resa evidente dalla presenza delle prime gemme, a preoccupare - sostiene la Coldiretti - sono invece le piante da frutto, dai mandorli agli albicocchi fino ad alcune varietà di pesche, che si sono  “risvegliate” in forte anticipo rispetto all’arrivo della primavera e, in molti casi, sono fiorite e risultano ora particolarmente vulnerabili all’annunciato arrivo del freddo e del gelo. 

“L’andamento anomalo di questo inverno conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano proprio con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense e un maggiore rischio per le gelate tardive”, afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che si tratta di “una nuova sfida che le imprese ’agricole italiane e le istituzioni devono affrontare”.

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