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Venerdì, 29 Marzo 2024
VERSO LA COP21

Clima, governi ancora lontani dalla meta: "Gli impegni presi non bastano"

Questa la cruda conclusione a cui sono giunti gli esperti analizzando i documenti presentati da 147 nazioni in vista della Cop21 di Parigi: il mondo dovrebbe ridurre le emissioni a 36 miliardi di tonnellate per avere una possibilità

Gli impegni assunti dai governi ad oggi per ridurre le emissioni di anidride carbonica non bastano per evitare che l'aumento delle temperature superi la soglia dei due gradi entro la fine del secolo. E' questa è la cruda conclusione, riportata dal Guardian, a cui sono giunti gli esperti del clima che hanno analizzato i documenti presentati da 147 nazioni in vista della Cop21, la Conferenza internazionale sul clima di Parigi in programma a dicembre. C'era tempo per farlo entro il 1 ottobre.

Le emissioni di anidride carbonica a livello mondiale, attualmente di circa 50 miliardi di tonnellate l'anno, aumenteranno ancora nei prossimi 15 anni, anche se tutti i governi rispetteranno gli impegni presi. I calcoli effettuati infatti dicono che le emissioni oscilleranno tra i 55 e i 60 miliardi entro il 2030. Il mondo invece dovrebbe riuscire a ridurre le emissioni a 36 miliardi di tonnellate di Co2 per avere una possibilità almeno del 50% di mantenere le temperature inferiori a 2 gradi. 

Un aumento di 2 gradi è considerato il massimo che la Terra possa tollerare senza rischiare cambiamenti catastrofici per la produzione alimentare, i livelli del mare, la pesca, la fauna selvatica, i deserti e le riserve idriche. E anche se l'aumento della temperatura fosse davvero contenuto entro i due gradi, dicono gli scienziati, questo comporterà comunque la distruzione della maggior parte delle barriere coralline, dei ghiacciai e lo scioglimento di parti significative della calotta della Groenlandia, causando un importante innalzamento del livello del mare.

"Abbiamo avuto un aumento della temperatura globale di quasi 1 grado a partire dalla rivoluzione industriale e abbiamo già visto le conseguenze reali e drammatiche per le persone", ha detto l'esperto di clima Chris Campo della Stanford University. "Dovremmo quindi impegnarci a limitare il riscaldamento il più possibile al di sotto dei 2 gradi. E questo richiede un impegno che noi non abbiamo ancora visto".

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