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Martedì, 16 Aprile 2024
LO STUDIO

"Scarti petroliferi e arance depurano l'acqua": scoperto il polimero che mangia il mercurio

Lo studio è stato realizzato da Flinders University di Adelaide, in Australia. Importantissimi i risvolti ambientali e bassissimi i costi

Unendo gli scarti degli agrumi con quelli dell'industria petrolifera si purifica l'acqua inquinata. La scoperta è rivoluzionaria e potrebbe avere dei risvolti importantissimi dal punto di vista ambientale. Oceani e acquedotti contaminati potrebbero tornare in salute. Il merito è di un polimero che "mangia" il mercurio e che nasce proprio dalla sintesi, mediante reazione diretta, di zolfo e di limonene, sottoprodotti rispettivamente dell'industria petrolifera e di quella degli agrumi. Il materiale risultante è stato trasformato in rivestimenti funzionali o modellato in dispositivi solidi ed usato per la rimozione di sali di palladio e mercurio da acqua e suolo (nella foto il risultato del processo). Lo studio, realizzato da Flinders University di Adelaide, in Australia, è stato pubblicato sulla rivista Angewandte Chemie

Oltre 60 milioni di tonnellate di zolfo vengono prodotti ogni anno come sottoprodotto della raffinazione del petrolio e più di 70 mila tonnellate di limonene sono isolate ogni anno dalla scorza d'arancia; produrre il polisolfuro di zolfo-limonene è dunque anche poco costoso, un motivo in più per motivare il suo uso per il risanamento ambientale.

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