Lotta ai cambiamenti climatici, Fao: "Deforestazione in calo del 50%"

Negli ultimi 25 anni il tasso di deforestazione globale netto è rallentato di oltre il 50 per cento. La buona notizia arriva dalla FAO. Circa 129 milioni di ettari di foresta - un'area quasi equivalente per dimensioni al Sud Africa - sono stati persi dal 1990. Tuttavia, sempre più Paesi stanno migliorando la gestione delle foreste grazie ad una legislazione adeguata, al monitoraggio delle risorse e ad un maggior coinvolgimento delle comunità locali nella pianificazione e nelle politiche di sviluppo. Lo studio della FAO copre 234 Paesi e territori ed è stato presentato al Congresso mondiale sulle foreste di questa settimana a Durban, in Sud Africa.

"Le foreste svolgono un ruolo fondamentale nella lotta contro la povertà rurale, la sicurezza alimentare e fornire alle persone con mezzi di sostentamento. E consegnano servizi ambientali vitali, come aria e acqua pulite, la conservazione della biodiversità e lotta al cambiamento climatico", ha detto il direttore generale della FAO José Graziano da Silva, durante la presentazione del rapporto. "Incoraggiante la tendenza alla riduzione dei tassi di emissioni di disboscamento e di carbonio da foreste", ha continuato. "La direzione del cambiamento è positiva, ma abbiamo bisogno di fare meglio", ha ammonito il direttore. "Non riusciremo a ridurre l'impatto del cambiamento climatico se non conserviamo le nostre foreste e non facciamo un uso sostenibile delle molte risorse che ci offrono", ha concluso.

Le aree più a rischio. Le maggiori perdite si sono riscontrate in Africa e Sud America. Dal 1990 la deforestazione ha avuto luogo principalmente nei tropici. Al contrario ,le foreste sono aumentate nei paesi temperati mentre vi è stato un relativamente piccolo cambiamento nelle regioni boreali e subtropicali.