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Venerdì, 29 Marzo 2024
FORUM RIFIUTI

Rifiuti, Conai: "Italia sempre più riciclona, differenziata in crescita anche al Sud"

I dati sono stati diffusi durante il terzo Forum dei rifiuti, a Roma. Nel corso dell'incontro firmato anche il patto per la legalità ambientale e fiscale nelle filiere degli pneumatici: ogni anno, circa 20-30mila le tonnellate di questo materiale che sfuggono al mercato legale e non possono essere riciclate, per un danno di 12 milioni di euro

Il riciclo dei rifiuti solidi urbani, smaltiti dal consorzio Conai, in Italia continua a conquistare terreno: nel 2015 ha raggiunto il 66,9% (oltre 3,9 milioni le tonnellate di rifiuti), dato in crescita rispetto al 2014 quando il tasso era fermo al 65,4%. Fa bene anche il Sud, dove la raccolta differnziata è cresciuta dell'8,3% in un anno. E' questo in cifre il 2015 dei rifiuti. I dati sono stati presentati questa mattina a Roma, durante l'apertura della terza edizione del Forum dei rifiuti, organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club in partenariato col Coou, che andrà avanti fino a giovedì 23 giugno. Il presidente del Conai De Santis: “Grazie allo stimolo fornito da Legambiente, il Conai ha dato supporto ai Comuni per lo sviluppo della raccolta differenziata, in particolare al Sud. L'obiettivo è raggiungere, entro il 2020, il 50% di riciclo dei rifiuti domestici di carta, metalli, plastica e vetro”.

Ma non è tutto oro quel che luccica. Dal report di Legambiente Materia rinnovata emerge che i dati sui rifiuti sono opachi.

LE ESPERIENZE POSITIVE DI GESTIONE DEI RIFIUTI. L'Europa sta lavorando ad un pacchetto di misure sull'economia circolare e l’Italia si sta lasciando alle spalle le stagioni caratterizzate dalle gravi emergenze rifiuti e può contare oggi su diverse esperienze leader a livello internazionale. Tra queste rientra, l'esperienza di Ecopneus, azienda che si occupa del recupero di pneumatici.

Il presidente di Ecopneus Corbetta: “Dagli pneumatici usati molte opportunità di recupero materiali: tassello importante dell'economia circolare. Ogni giorno raccogliamo mille tonnellate di pneumatici esausti. Tra qualche anno il processo di recupero si autososterrà”.

E a proposito di pneumatici, durante il Forum rifiuti è stato varato il patto per la legalità ambientale e fiscale nelle filiere, firmato da Ecopneus, Associazione italiana ricostruttori pneumatici, Confartigianato imprese, Federpneus e Legambiente per affrontare in modo organico e strutturale il fenomeno degli ingressi irregolari di pneumatici nel mercato e delle relative vendite "in nero", che provocano danni all'ambiente, al mercato e all'erario. Ogni anno, infatti, 20-30mila tonnellate di pneumatici fuori uso sfuggono al mercato legale e non possono essere riciclati, per un danno di 12 milioni di euro.

Saranno messi a punto sistemi di monitoraggio del fenomeno -  informa un comunicato congiunto - attività di tracciamento degli acquisti e delle vendite, forme di collaborazione con le autorità di controllo, sistemi di "whistle blowing", fino ad arrivare ad una vera e propria carta d'identità del pneumatico.

"Oggi il flusso illegale degli pneumatici che arrivano in Italia senza regole - osserva il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti - alimenta un vero e proprio mercato nero che fa danni all'ambiente e all'economia, diventando allo stesso tempo una fonte di arricchimento per la criminalità. La risposta a questo fenomeno arriva dal lavoro di magistrati e forze dell'ordine, ma anche da una presa di coscienza collettiva del problema. Questo protocollo - conclude Galletti - ha il merito di creare un'alleanza civile che dice una cosa molto chiara: il futuro è l'economia circolare, il riciclo è innanzitutto affermazione della legalità".


IL COLLEGATO AMBIENTALE. Anche dal punto di vista normativo qualche passo avanti verso un'economia più circolare è stato fatto con l'approvazione del collegato ambientale che contiene misure per incrementare la raccolta differenziata e il riciclo, attraverso opportune modulazioni del tributo di conferimento dei rifiuti in discarica in funzione del grado di raggiungimento da parte dei Comuni delle percentuali previste dalla normativa statale. Il testo introduce, per 12 mesi e in via sperimentale e volontaria del singolo esercente, il cosiddetto “vuoto a rendere” oltre a specifiche sanzioni per l’abbandono dei mozziconi di sigarette e sigari e dei rifiuti di piccolissime dimensioni, prevedendo il riutilizzo di tali proventi sia per campagne informative che per l’installazione dei raccoglitori dei mozziconi presso i Comuni. Infine, attraverso la modulazione della tariffa del servizio di igiene urbano, stabilisce che le regioni possono promuovere incentivi economici per i comuni che attuano misure di prevenzione della produzione dei rifiuti in applicazione dei principi e delle misure previsti dal programma nazionale di prevenzione dei rifiuti.



 

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