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Venerdì, 29 Marzo 2024
Rivoluzione digitale

Fattura elettronica, da oggi obbligatoria anche per le amministrazioni locali

Meno carta significa un risparmio di circa 1 miliardo e 600 milioni all'anno per ogni anno. Enormi i risvolti sul fronte della trasparenza: i documenti diventano tracciabili. Oltre 400 però gli enti in ritardo

Da oggi la pubblica amministrazione italiana consumerà meno carta e l'ambiente ringrazierà. Scatta il 31 marzo, infatti, il termine ultimo per passare alla fatturazione elettronica. Il Paese diventa quindi un po' più smart: la digitalizzazione degli uffici pubblici e la trasparenza di quest'ultimi è infatti uno dei cardini su cui si fondano le città intelligenti. E l'obbligo di archiviare in formato digitale le fatture, oltre a portare un risparmio di 1 miliardo e 600 milioni all'anno per ogni anno, avrà dei risvolti enormi proprio sul fronte della trasparenza: i documenti diventano tracciabili. 

La legislazione. L’obbligo di fatturazione in forma elettronica nei confronti delle amministrazioni dello Stato è stato introdotto dalla Finanziaria 2008. La legge ha stabilito che la trasmissione delle fatture elettroniche destinate alla P.A. deve essere effettuata attraverso il Sistema di Interscambio (SdI), sistema informatico di supporto al processo di “ricezione e successivo inoltro delle fatture elettroniche alle amministrazioni destinatarie” nonché alla “gestione dei dati in forma aggregata e dei flussi informativi anche ai fini della loro integrazione nei sistemi di monitoraggio della finanza pubblica”. Le modalità di funzionamento dello SdI sono state definite con il decreto ministeriale 3 aprile 2013, n. 55 che nomina gestore del Sistema d’Interscambio è l’Agenzia delle Entrate. Ecco i suoi compiti: coordinamento con il sistema informatico della fiscalità, controllo della gestione tecnica del Sistema di Interscambio, vigilanza in ordine al trattamento dei dati e delle informazioni, gestione dei dati e delle informazioni che transitano attraverso il Sistema di Interscambio ed elaborazione di flussi informativi anche ai fini della loro integrazione nei sistemi di monitoraggio della finanza pubblica. Inoltre, l’Agenzia, periodicamente, relaziona al ministero dell‘Economia e delle Finanze sull'andamento e l'evoluzione del sistema.

Gli utenti coinvolti. La rivoluzione digitale, già scattata lo scorso 6 giugno per ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza, da domani coinvolgerà gli altri enti nazionali e le amministrazioni locali. E' proprio su quest'ultime si gioca la partita più difficile. Per cercare di rendere più semplice questo passaggio epocale, all'interno del sito del ministero è stata costruita un'area dedicata proprio alle amministrazioni locali dove è possibile trovare tutte le informazioni utili per evitare errori. Prevista anche la possibilità di ricevere assistenza da personale tecnico, tramite l’invio di mail a un contact center. Secondo quanto riportato dall'Ansa, sembrerebbe però siano ancora oltre 400 le amministrazioni pubbliche in ritardo sui tempi.

Il commento del ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione del Governo Renzi:

MariannaMadia-2

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