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Venerdì, 19 Aprile 2024
Turismo sostenibile

Nuova vita a fari, torri ed edifici costieri: a settembre il bando di gara per l'affidamento

Sono 20 i beni pubblici che verranno affittati ai privati e quindi recuperati. Un incasso per lo Stato di oltre 340 mila euro all'anno. Interessanti anche i risvolti occupazionali: circa 100 gli operatori del turismo che verranno impiegati

Fari, torri ed edifici costieri, di proprietà dello Stato, in parte chiusi da anni, presto avranno una seconda vita. A settembre, un bando promosso dall'Agenzia del Demanio e da Difesa Servizi S.p.A., li metterà in affitto, fino ad un massimo di 50 anni. Si tratta di beni di pregio distribuiti su tutto il territorio che potranno rivivere come dimore uniche attraverso una rete nazionale dedicata al turismo sostenibile, alla natura, alla cultura e all’ambiente, in grado di generare valore economico e sociale. 

L'ELENCO COMPLETO DEI BENI IN CONCESSIONE. Venti i 'gioielli del mare' che verranno affidati, recuperati e sottratti al degrado grazie a un progetto imprenditoriale innovativo e sostenibile, nel pieno rispetto della tutela e salvaguardia del territorio: il faro di Capo Rizzuto a Isola di Capo Rizzuto (KR), il faro della Guardia a Ponza (LT), il faro di Torre Preposti a Vieste (FG), il faro di Punta Polveraia a Marciana nell’Isola d’Elba (LI), il faro nell’isolotto Formica Grande (GR), il faro di Punta Libeccio nell’Isola di Marettimo (TP), il faro di Punta Spadillo a Pantelleria (TP), il faro di Capo Mulini ad Acireale (CT), il faro di Capo Milazzo a Milazzo (ME) e il faro di Capo Faro a S. Maria di Salina - Isola di Salina (ME); a questi si aggiungono altri 10 beni, di varia tipologia, in gestione all’Agenzia del Demanio: in Campania, a Salerno, la Torre Angellara, in Sicilia il Padiglione Punta del Pero a Siracusa, lo Stand Florio a Palermo, il Faro di Capo Zafferano a Santa Flavia (PA), il Faro di Riposto a Riposto (CT). In Puglia, la Torre CastellucciaBosco Caggioni a Pulsano (TA), il Convento S. Domenico Maggiore Monteoliveto e la Torre d’Ayala a Taranto. Salendo a nord,  infine, in Emilia Romagna, il Faro del Po di Goro a Goro (FE) e in Veneto il Faro Spignon sull’isola di Spignona Venezia. 

IL VIDEO DI PRESENTAZIONE DEI FARI CHE SARANNO AFFIDATI

Il PROGETTO VALORE PAESE-FARI. E' già entrato nella seconda fase. Durante la prima sono stati aggiudicati, in via provvisoria 9 degli 11 fari proposti sul mercato nell’ottobre scorso. I numeri dell’operazione sono: un investimento di circa 6 milioni di euro per riqualificare le strutture, una ricaduta economica complessiva di circa 20 milioni di euro e un conseguente risvolto occupazionale diretto di oltre 100 operatori, un incasso per lo Stato di oltre 340 mila  euro di canoni annui che, in considerazione della differente durata delle concessioni, ammonterà a oltre 7 milioni di euro per tutto il periodo di affidamento. 

LE GIORNATE #OPENLIGHTHOUSE. Nelle prossime settimane, l’Agenzia del Demanio in collaborazione con il Touring Club e il Wwf, le strutture potranno visitare le strutture. Parallelamente, partiranno nelle regioni interessate gli incontri territoriali rivolti ad associazioni, operatori del settore e privati per far conoscere le opportunità offerte dal prossimo bando di gara.  

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