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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'INVENZIONE

Il mare inquinato ha un altro nemico: la lana sarda che mangia il petrolio

Si chiama Geolana e cattura gli idrocarburi inquinanti l'invenzione, tutta italiana, frutto di un progetto tra l'Università di Ingegneria sanitaria e scienze tecnologie e biomediche sezioni microbiologia dell'Ateneo di Cagliari ed Edilana

Un'invenzione tutta italiana potrebbe salvare il mare dal petrolio e da tutti gli inquinanti che ne minacciano la salute. Si chiama Geolana, ed è un depuratore fatto in lana di pecora sarda. E' frutto di un progetto tra l'Università di Ingegneria sanitaria e scienze tecnologie e biomediche sezioni microbiologia dell'Ateneo di Cagliari e l'azienda Edilana. L'innovazione, presentata in anteprima mondiale al Molo Ichnusa di Cagliari, in occasione della Giornata Internazionale dell'Acqua lo scorso 22 marzo è già entrata in azione proprio nel porto della città sarda dove ha iniziato a ripulire il mare, in modo naturale.

Geolana, infatti, è in grado di assorbire e degradare gli inquinanti petrolchimici senza nessun additivo aggiunto. Con un solo chilo del prodotto si riesce ad assorbire da 7 a 14 chili di idrocarburi e può essere anche riutilizzato. Il prodotto, fatto di pannelli 100% lana di pecora sarda, è ottimo anche per l'isolamento termico e la fonoassorbenza con applicazioni nell'edilizia.

Nella foto la barriera assorbente Geolana installata nel porto di Cagliari:

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