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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Clima, Ue fissa gli obiettivi per il 2030: Italia dovrà tagliare le emissioni del 33%

La Commissione ha presentato un pacchetto di misure per un'economia a basso contenuto di carbone. Obiettivo: mantenere l'impegno preso al vertice sul clima di Parigi. Gli sforzi più importanti saranno chiesti ai Paesi più ricchi

L'Italia dovrà tagliare del 33% le sue emissioni di CO2 entro il 2030 rispetto a quelle del 2005. L'obiettivo è contrastare i cambiamenti climatici e rispettare gli impegni presi a dicembre a Parigi. A decidere i target, che tutti i Paesi membri dovranno rispettare, è la Commissione europea che ha presentato un pacchetto di misure per un'economia a basso contenuto di carbone. Obiettivi ancora più rigidi per la Germania che dovrà tagliare le emissioni del 38%. Nel complesso l'area Ue dovrà abbattere i gas serra del 40%. 

"Questo è un cambiamento in grado di fornire posti di lavoro, crescita e creare opportunità di investimento per l'Europa, oltre a mitigare i cambiamenti climatici pericolosi. Tale transizione richiede cambiamenti nel business e negli investimenti che saranno incentivati dalla politica. La modernizzazione dell'economia stimolerà gli investimenti e l'innovazione in nuove tecnologie e garantirà all'Ue di rimanere un leader mondiale nel settore delle energie rinnovabili ed essere competitivo nei mercati di beni e servizi come i veicoli a basse emissioni e l'efficienza energetica", spiega la Commissione in una nota.

COSA PREVEDE IL PACCHETTO UE. Facendo seguito all'accordo raggiunto dai capi di Stato e di governo dell'Unione europea nel mese di ottobre 2014 e poi confermato nel marzo 2016, la proposta di oggi, stabilisce obiettivi annuali vincolanti delle emissioni di gas a effetto serra per gli Stati membri per il periodo 2021 -2030 per i settori dell'economia non regolamentati nell'ambito del sistema di scambio delle emissioni dell'UE. Tali settori comprendono edifici, agricoltura, gestione dei rifiuti e trasporti pubblici che rappresentano quasi il 60% delle emissioni totali dell'UE nel 2014. L'Europa, come sempre, detta le linee guida, poi saranno i singoli Stati a decidere le politiche per raggiungere gli obiettivi prefissati. 

Le linee guida per una mobilità più sostenibile: aumentare l'efficienza del sistema di trasporto pubblico, rendendo la maggior parte delle tecnologie digitali, e favorire ulteriormente il passaggio a mezzi a bassa emissione, l'uso di biocarburanti avanzati e l'energia rinnovabile. Ma anche, politiche locali che incentivino l'uso del car-sharing, del car-pooling, delle biciclette per ridurre la congestione e l'inquinamento.

"Ridurre le emissioni dei trasporti è la chiave per la costruzione dell'Unione energetica", ne è convinto il Commissario per l'Unione energetica, Maros Sefcovic.


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