"Non si sBudelli l'Italia", il Wwf sposa la campagna degli studenti di Mosso

Protocollo d'intesa tra la IIB di Mosso, in provincia di Biella, e il Wwf Italia per salvare l'isola di Budelli, in Sardegna. La firma è arrivata pochi minuti fa. La campagna di crowfunding lanciata dagli studenti, con lo scopo di comprare il paradiso facente parte dell'arcipelago della Maddalena per far sì che resti piubblico, ha catturato l'attenzione dell'associazione ambientalista che ha deciso di sposare la causa supportando operativamente la campagna. La raccolta fondi, sul sito Produzioni dal Basso, potrà quindi finalmente avere inizio il prossimo 8 marzo. "I ragazzi hanno finito di preparare il materiale, quindi ormai è davvero tutto pronto!", si legge sulla pagina Facebook che promuove l'iniziativa.

L'INIZIATIVA. Ha preso il via lo scorso 18 febbraio quando la classe ha postato sulla pagina "Non si sBudelli l'Italia" il seguente post: "Vorremmo che fosse l'isola di tutti gli studenti d'Italia. Abbiamo calcolato che se ogni studente delle scuole italiane mettesse 50cent, avremmo subito i fondi necessari. Naturalmente accettiamo contributi anche da chi non è studente!"

La notizia è stata ripresa da diversi giornali ed è diventato un caso nazionale. Tantissime le donazioni giunte da diverse parti del mondo: nonna Elisa ha versato 5 euro per la causa; dall'Andalusia il professore Michele Moricchini ha voluto dare il suo contributo al progetto postando una foto con 10 euro in mano; dai Paesi Bassi sono arrivati addirittura 3mila euro e dal Costa Rica sono arrivate 50 euro. In men che non si dica la campagna è arrivata anche all'attenzione del Wwf che ha deciso di sposare la causa. Oggi, dopo giorni di 'trattativa' è arrivata la firma dell'accordo tra le parti. La campagna ha anche un testimonial, il presentatore Massimo Giletti.

LA STORIA DELL'ISOLA DI BUDELLI. L'isola stava per passare di mano al neozelandese Michael Harte, che però a febbraio si è tirato indietro. In vendita per poco meno di tre milioni di euro (2.495.000 per la percisione) dopo il fallimento della società immobiliare svizzera che ne deteneva la proprietà, l'isola ospita la famosa spiaggia rosa, autentica perla del Parco Nazionale dell’arcipelago della Maddalena, ed è sottoposta a vincoli paesaggistici, ambientali e idrogeologici rigidissimi compreso il divieto di calpestare la bellissima spiaggia. "In molti - spiega ad Askanews Giuseppe Bonanno, presidente dell'ente parco della Maddalena - avevano creduto, in questo magnate, che aveva affermato di voler fare sull'isola solo attività ambientali". Poi però il dietro-front. "Ora - continua Bonanno - siamo di fronte all'eventualità che il tribunale bandisca una nuova asta, oppure che si trovi un concordato con i creditori che vantano il debito che ha determinato il fallimento della società immobiliare". Una volta indetta l'asta, aggiunge Bonanno, "ci sono due mesi per la presentazione dell'offerta, poi il Parco ha tre mesi di tempo, per legge, per esercitare il diritto di prelazione a favore dell'ente". 

Vista da fuori la nostra avventura può sembrare sorprendente, ma per chi da anni con questa scuola ha a che fare sa che non è così. Non è un progetto che spunta dal nulla ma da alunni che sono abituati a lavorare in questo modo. Cinque primi premi ottenuti in concorsi nazionali nell'ultimo anno in ambiti molto diversi hanno il denominatore comune della capacità di progettare, cooperare, comunicare a tutto campo, "usare" le discipline. E le "utopie" realizzate fanno parte del nostro bagaglio, dal gruppo di alunni partiti per la Nuova Zelanda nel 2009 sulla scorta di un progetto di ricerca sulla Resistenza a quelli giunti in uno sperduto villaggio del Tibet nel 2011, compreso un trekking di tre giorni attraverso la catena himalayana, per portare fondi a una scuola di profughi gemellata".