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Venerdì, 19 Aprile 2024
INQUINAMENTO

In Italia il record di morti premature per inquinamento

In Italia il numero più alto di morti premature legate alle emissioni nocive, come rivela il rapporto dell'Agenzia europea dell'ambiente (Aea). La Pianura Padana è la zona più colpita: Brescia, Monza, Milano e Torino oltre il limite

Triste primato per l'Italia: il nostro Paese detiene il record nell'Unione europea del numero di morti prematuri rispetto alla normale aspettativa di vita per l'inquinamento dell'aria. Lo rivelano i dati del rapporto dell'Agenzia europea dell'ambiente (Aea). Lo studio, relativo all'esposizione della popolazione europea agli inquinanti atmosferi, fornisce un'istantanea sulla qualità dell'aria basata su dati provenienti da stazioni di monitoraggi ufficiali di tutta Europa. 

Nel 2012, in Italia sono stati registrati 84.400 decessi legati a emissioni nocive, su un totale di 491mila a livello Ue. Sotto accusa, secondo lo studio, tre "killer": le micro polveri sottili (Pm2.5), il biossido di azoto (NO2) e l'ozono nei bassi strati dell'atmosfera (O3), a cui il rapporto attribuisce rispettivamente 59.500, 21.600 e 3.300 morti premature in Italia. Le micropolveri sottili provocano 403mila vittime nei 28 paesi dell'Ue e ben 432mila nel complesso dei quaranta paesi europei considerati per lo studio. L’impatto stimato dell’esposizione al biossido di azoto e all’ozono invece è di circa 72mila e 16mila vittime precoci nei 28 Paesi Ue e di 75mila e 17mila per 40 Paesi europei. 

L'area più colpita dalle micro polveri è la Pianura Padana. Brescia, Monza, Milano e Torino oltrepassano il limite fissato a livello Ue di una concentrazione media annua di 25 microgrammi per metro cubo d'aria. Le cose peggiorano considerando la soglia ben più bassa raccomandata dall'Oms di 10 microgrammi per metro cubo: il quadro italiano si aggrava sensibilmente, a partire da altre grandi città come Roma, Firenze, Napoli, Bologna, fino a Cagliari. 

"Nonostante i miglioramenti continui degli ultimi decenni, l'inquinamento atmosferico incide ancora sulla salute degli europei, riducendo la qualità e l'aspettativa di vita" ha affermato Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell'AEA. "Inoltre, ha un impatto economico notevole, poiché aumenta i costi sanitari e riduce la produttività con la perdita di giorni lavorativi in tutti i settori dell'economia". Oltre alla salute, gli inquinanti atmosferici hanno un effetto nocivo sulla vita vegetale e sugli ecosistemi. Tali problemi, unitamente all'eutrofizzazione provocata dall'ammoniaca (NH3) e dall'ossido di azoto (NOx) e ai danni causati dall'O3 sulle piante, sono ancora diffusi in Europa.

Sciopero della fame a Brescia contro l'inquinamento da amianto. Le foto

"I terribili dati diffusi dall'Agenzie europea dell'ambiente sul legame tra smog e morti premature, in particolare in Italia, sono un ulteriore stimolo a ridurre le emissioni puntando su rinnovabili, efficienza energetica e mobilità sostenibile", sostiene Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera, commentando i dati sull'inquinamento e le morti a questo correlate diffusi dall'Agenzia Europea dell'Ambiente, che devono essere considerati ora come una spinta "a sostenere seriamente una decisa riduzione delle emissioni di CO2 al vertice Onu sul Clima inaugurato proprio oggi a Parigi". "Le misure per ridurre gli inquinanti dovuti soprattutto al traffico e al riscaldamento coincidono in larga parte infatti con quelle che aiutano a ridurre la emissioni di gas serra - prosegue Realacci - Non si può che partire, oltre che dalle fonti rinnovabili, da un potenziamento del trasporto pubblico, dalla scommessa su mezzi più puliti e da una maggiore efficienza nel riscaldamento. Per questo cercheremo nel passaggio della Legge di Stabilità alla Camera di rafforzare l'ecobonus. Una misura che ha già dimostrato la sua efficacia nella riduzione dei consumi energetici e dell'inquinamento, oltre che delle bollette".

Il dramma dell'inquinamento in 20 foto

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